Sistri, la situazione non cambia

Siamo ormai arrivati a fine anno e ancora non è chiaro cosa fare in relazione al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. Fino al 31/12/2016 i soggetti obbligati ad aderire al Sistri non incorrono in alcuna sanzione per il mancato aggiornamento del registro cronologico, ovviamente sono comunque soggetti alla tenuta e all’aggiornamento del tradizionale registro di carico e scarico dei rifiuti, ma dal 1° gennaio 2017 le cose potrebbero cambiare.
Nella sostanza dal 1° gennaio 2017 scatterà l’obbligo di aggiornamento del registro cronologico del Sistri per le imprese obbligate all’adesione allo stesso, sempre che entro tale data non venga ulteriormente fatto slittare il termine per la non applicazione delle sanzioni per chi non aggiorna tale registro.
Purtroppo al momento della pubblicazione della presente notizia, non vi è modo di sapere se vi sarà questa auspicata ulteriore proroga, anche in considerazione del fatto che ormai è stato dichiarato che dovrebbero sparire i dispositivi USB e le black box e questo dovrebbe comportare una importante modifica dell’intero gestionale del sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Rimane invece ancora il vincolo del versamento del contributo annuale al Sistri da effettuare entro il 30 aprile di ogni anno, anche se non si utilizza il sistema di tracciabilità. Il contributo annuale va pagato solo dai soggetti obbligati al Sistri o da quelli che aderiscono volontariamente allo stesso. Risulta però che vi siano ancora diverse aziende che non hanno effettuato tale versamento per gli anni precedenti e, in tal caso il rischio sanzionatorio e il relativo importo sono particolarmente elevati (sia che non si paghi o che si paghi in ritardo la sanzione è la stessa).
Confartigianato sta sostenendo la richiesta di slittamento delle sanzioni per il mancato aggiornamento del registro cronologico, oltre a quella della riapertura dei termini per il versamento dei contributi annuali pregressi (per i quali sta continuando a sostenere l’assurdità del pagamento del contributo per un servizio oggettivamente non reso). La linea di Confartigianato è quella di cercare di fare inserire la proroga di quanto sopra, nel decreto “mille proroghe di fine anno”.
Nel frattempo nulla si conosce del passaggio da Selex (Finmeccanica) a TIM e Almaviva con Agriconsulting, relativamente alla gestione del sistema di tracciabilità cui l’appalto è stato vinto da questi ultimi.
Gli uffici di Confartigianato imprese di Viterbo si impegnano a fornire informazioni sull’evolversi della vicenda.