STUDI CONFARTIGIANATO – Il settore delle costruzioni registra il dato migliore degli ultimi cinque anni; persiste la selezione delle imprese artigiane del settore, a -1,34% nel I trimestre 2016
I dati congiunturali dell’Edilizia delineano un quadro in miglioramento pur persistendo alcuni fattori critici ed incertezze. Come abbiamo visto confermato dall’analisi dei dati Unioncamere -Infocamere pubblicati ieri prosegue la selezione delle imprese artigiane, più accentuata per il settore delle Costruzioni che nel I trimestre 2016 registra una diminuzione delle imprese artigiane dell’1,34% a fronte del -1,01% del Manifatturiero e del -0,46% dei Servizi; al 31 marzo 2016 le imprese artigiane del settore sono 515.753, pari al 38,2% del totale dell’artigianato.
I dati pubblicati stamane dall’Istat sull’attività delle Costruzioni evidenzia a febbraio 2016 un incremento della produzione dello 0,3% rispetto al mese precedente. Nella media dei primi due mesi dell’anno l’indice della produzione grezzo è aumentato dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre tenendo conto dei giorni lavorativi si registra una diminuzione dello 0,7%: in serie storica la produzione grezza non segnava un incremento dal 2011.
In parallelo altri indicatori chiave del comparto rimangono in negativo anche se evidenziano un miglioramento. Il 2015 ha chiuso con gli investimenti fissi in Costruzioni in calo dello 0,5%, ma le previsioni del Governo inserite nel DEF 2016 evidenziano un ritorno alla crescita dello 1,0% nel corso di quest’anno. Per poter valutare correttamente l’intensità della ripresa, va ricordato che negli otto anni tra il 2007 e il 2015 gli investimenti in Costruzioni hanno cumulato una caduta del 36,1%.
I prezzi delle abitazioni – come evidenziato in ‘Glocal n°24/aprile 2016’ dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche – nel IV trimestre 2015 scendono dello 0,9% su base annua ma evidenziano un rallentamento. Nel dettaglio il prezzo delle abitazioni esistenti diminuisce dell’1,0%, mentre quello delle abitazioni nuove dello 0,5%. Oltre ai prezzi di vendita un ulteriore variabile di riferimento per valutare la redditività degli investimenti immobiliari è dato dai canoni di locazione: l’ultima rilevazione sul mercato delle abitazioni effettuata da Banca d’Italia evidenzia che il livello atteso dei canoni nel I trimestre del 2016 rispetto a quello precedente è giudicato in diminuzione dal 16,4% delle agenzie immobiliari che hanno locato almeno un immobile nel trimestre di riferimento, stabile dall’81,0% e in aumento dal 2,7%; la quota relativa al canone in discesa si è dimezzata rispetto ad un anno prima.