Unatras ha lanciato un appello alla Ministra Paola De Micheli: ‘”gli autotrasportatori sono allo stremo delle possibilità economiche per poter continuare a operare. Andando avanti così saranno costretti a fermarsi’.
Nella missiva inviata alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Presidente di Unatras e Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, ha ringraziato il Governo per l’impegno con cui ha risposto alle prime esigenze del settore attraverso le misure contenute nel decreto Cura Italia, “ritenendolo essenziale e strategico per il Paese”. Tuttavia l’autotrasporto si trova a fare i conti con una situazione di estrema gravità che necessita di interventi ancora più incisivi di quelli finora messi in campo.
“La categoria – spiega Gendani – deve far fronte alle spese quali gasolio e transiti autostradali senza però ricevere il pagamento dei servizi effettuati dai propri committenti. Andando avanti in queste condizioni si fa presente, sin d’ora, che le imprese di trasporti sono costrette a fermarsi con conseguenze devastanti per le filiere e la popolazione tutta, a meno che non si intervenga in tempo reale con alcuni provvedimenti”.
La prima richiesta riguarda l’ “utilizzazione certa e più ampia possibile del Fondo centrale di garanzia PMI da assicurare attraverso l’ampliamento dei parametri del merito creditizio in maniera da consentire alle imprese di autotrasporto di accedere effettivamente ai finanziamenti garantiti dal Fondo stesso. Tutto ciò serve per garantire alle imprese di poter disporre di un flusso di liquidità idoneo a sopperire ai ritardi/mancati pagamenti per i servizi di trasporto effettuati”.
Sempre sullo stesso tema, Unatras chiede il ‘mantenimento della liquidità aziendale attraverso l’implementazione immediata, nell’annunciato DL di aprile, della norma sui termini di pagamento come già prevista per il settore agroalimentare con sanzione certa ed autorità di controllo ben individuata, che lei stessa ha proposto alla categoria quale rimedio per l’indecente ritardo dei pagamenti, ben oltre i termini fissati dalla legge, da parte della committenza”.
Rinnovata la richiesta di deroga ai tempi di guida e di riposo. “Come già avevamo richiesto – scrive Unatras – e su cui abbiamo apprezzato la Sua presa di posizione favorevole a mezzo stampa, ribadita in seno al Consiglio Ue dei Trasporti” si sollecita “l’attuazione anche in Italia per le imprese di trasporto della deroga temporanea ai tempi di guida e di riposo previsti dal Reg. 561/2006/CE, come già fatto da 22 Paesi europei (più altri 2 Paesi in via di definizione). Con apposito D.M. è necessario introdurre tale deroga per consentire ai conducenti dei veicoli delle imprese di trasporto italiane che continuano ad operare cui è richiesto un supplemento di sacrificio rispetto a quello che già abitualmente essi sopportano sulle strade del Paese e su quelle europee. In effetti, a causa della complessità delle operazioni imposte dall’esigenza di evitare ogni possibile contagio e di applicare in modo pieno le linee guida per il settore recentemente adottate con l’intesa tra MIT, Associazioni datoriali e OO.SS. dei lavoratori, i tempi per l’esecuzione dei singoli servizi di trasporto si sono notevolmente dilatati”.
In conclusione, il Presidente di Unatras, Amedeo Genedani, auspica la “previsione di corridoi blu (alla stregua di quanto fatto alle frontiere con i corridoi verdi) agli imbarchi per le imprese che viaggiano da e verso le isole maggiori Sicilia e Sardegna che dovendo garantire il trasporto dei prodotti, soprattutto quelli freschi legati al settore ortofrutticolo diretto ai mercati del nord, necessitano di priorità immediata. Per tali imprese che compiono i viaggi di ritorno a vuoto stante il blocco delle attività industriali, prevedere l’esonero dal costo del traghettamento e della navigazione”.