Tutela dell’ambiente e della sicurezza e necessità di rinnovare il parco veicolare commerciale in circolazione sulle strade italiane si fondono nell’emendamento alla Legge di Bilancio, che recepisce le richieste avanzate da Confartigianato Trasporti, finalizzato alla creazione di un fondo specifico e all’avvio di un piano straordinario di incentivi alle imprese per l’acquisto di nuovi veicoli.
Il Governo e alcune amministrazioni locali in diverse zone d’Italia – in maniera fortemente disomogenea – hanno già da tempo dichiarato guerra agli agenti inquinanti derivati dagli scarichi dei mezzi, soprattutto quelli diesel e più datati, senza però considerare che l’entrata in vigore repentina di certi provvedimenti rischia di avere conseguenze fortemente negative sulle imprese che trasportano e distribuiscono le merci in determinate zone.
“Le aziende non hanno avuto tempo, modo e risorse necessari per l’adeguamento ed il ricambio dei mezzi di trasporto attualmente utilizzati – afferma Andrea De Simone, segretario di Confartigianato Imprese di Viterbo – con veicoli a basse emissioni, più sicuri e tecnologicamente innovativi. La nostra provincia non sembra al momento essere toccata dall’accordo siglato nei giorni scorsi tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio per la riduzione dell’inquinamento dell’aria, che prevede dall’inizio del 2019 limitazioni alla circolazione per i mezzi di trasporto diesel euro3. Limitazioni che dal 2020 riguarderanno anche gli euro4 e dal 2024 gli euro5. Ma è un appuntamento solo rimandato, visto che nel Viterbese sono circa 38mila i veicoli euro3 censiti, e già dai prossimi mesi le imprese della Tuscia, le quali abitualmente hanno rapporti commerciali in zone delle province di Roma e Frosinone, compresa la Capitale, o in altre aree della penisola dove esistono già simili provvedimenti, si troveranno in difficoltà a raggiungerle se non si procede ad adeguare i mezzi di trasporto”.
Non solo carburanti, ma anche vernici che assorbono PM10: l’accordo tra Ministero e Regione Lazio mira a promuovere una maggiore consapevolezza ambientale, con lo stanziamento di dieci milioni di euro complessivi per gli interventi. Una cifra importante ma probabilmente non sufficiente.
“Le esigenze degli autotrasportatori, che certamente sono favorevoli a contrastare l’inquinamento e sono loro stessi in prima linea per la tutela della sicurezza stradale, devono coniugarsi perciò necessariamente con l’istituzione, da parte del Governo e degli Enti locali interessati, di un fondo nazionale pluriennale e col varo di incentivi per la sostituzione dei mezzi attuali con altri a minore impatto ambientale – conclude De Simone -. Contestualmente, ci auguriamo che si valuti attentamente anche l’introduzione di un periodo di transizione che dia modo alle imprese di procedere al corretto adeguamento senza incorrere in sanzioni. Solo in questo modo si raggiungerà entro qualche anno l’obiettivo, che sta cuore a tutti, di una sensibile riduzione di agenti inquinanti e di una maggiore sicurezza sulle nostre strade”.