“Se andiamo avanti di questo passo il nostro territorio morirà, lentamente, di burocrazia”. Michael Del Moro, presidente di Confartigianato Imprese di Viterbo, punta il dito sull’intoppo burocratico che, nella Capitale, blocca l’iter per la progettazione esecutiva – e quindi per la realizzazione dell’opera – del raddoppio della Cassia da Monterosi a Viterbo.
“Secoli di discussioni e tutto ancora resta fermo negli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – continua Del Moro -. E’ pertanto comprensibile l’amarezza del delegato alle infrastrutture dell’Ance, Fabio Belli, dopo l’incontro di qualche settimana fa al Mit, che di fatto non ha ancora chiarito chi tra Astral e Anas dovrà essere il soggetto attuatore della realizzazione di un’opera di collegamento che il nostro territorio, relegato nel suo dorato isolamento di provincia dell’impero, attende da tanto, troppo tempo”.
“Proprio in questo momento di difficoltà che sta vivendo il nostro Paese è più che mai necessario il rilancio degli investimenti per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duraturo – conclude il presidente di Confartigianato Imprese di Viterbo -. Non possiamo più permetterci di rimanere in balia di iter burocratici che paralizzano la gestione della cosa pubblica, specie per un’opera come il raddoppio della Cassia. Confidiamo, al pari di Ance, nella disponibilità dei rappresentanti del territorio in Parlamento e alla Regione Lazio di far proprio l’appello del mondo delle imprese, per dare finalmente alla Tuscia la dotazione infrastrutturale che merita”.