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Il Mepa: cos’è Il Mercato Elettronico della PA (MEPA) è uno strumento di eProcurement pubblico, gestito da Consip per conto del Ministero Economia e Finanze. Si tratta di un mercato interamente virtuale in cui le amministrazioni acquirenti e i potenziali fornitori si incontrano, negoziano e perfezionano on line contratti di fornitura legalmente validi. L’utilizzo della firma digitale infatti permette a PA e fornitori di conferire valore legale ai documenti pubblicati e consentire il perfezionamento dei contratti di acquisto. Le PA possono ricercare, confrontare ed acquisire i beni ed i servizi, per valori inferiori alla soglia comunitaria, proposti dalle aziende fornitrici “abilitate” a presentare i propri cataloghi sul sistema. I prodotti ed i servizi sono presentati in cataloghi strutturati e descritti nel rispetto di formati standard e secondo le regole e le condizioni definite da Consip per ciascun bando merceologico. Gli acquisti possono essere effettuati secondo 2 modalità: l’Ordine diretto (ODA), cioè l’acquisto diretto da catalogo in base alle offerte pubblicate dai fornitori, o la Richiesta di offerta (RdO) grazie alla quale l’amministrazione può richiedere ai fornitori, selezionandoli liberamente tra quelli abilitati, diverse e ulteriori offerte personalizzate sulla base di specifiche esigenze.
Le novità introdotte dai decreti sulla spending review
L’art. 7 co. 2 del decreto n. 52/2012 – disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica – convertito con modificazioni in L. 6 luglio 2012, n. 94, – modifica il comma 450 dell’art.1 della Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007) che prevedeva l’obbligo di adesione al Mercato Elettronico della PA per le Amministrazioni Centrali e Periferiche, estendendo tale obbligo alle restanti Amministrazioni pubbliche (di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165). Il d.l. 6-7-2012 n. 95, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 135 all’art. 1, rubricato ha stabilito – a far data dal 15 agosto 2012 – la nullità dei contratti stipulati in violazione dell’articolo 26, comma 3 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 e dei contratti stipulati in violazione degli obblighi di approvvigionarsi attraverso gli strumenti di acquisto messi a disposizione da Consip S.p.A.- a tanto aggiungasi che, tale violazione, costituisce illecito disciplinare ed è causa di responsabilità amministrativa.
I vantaggi per le imprese nell’utilizzo del Mepa • disponibilità di un nuovo canale di vendita verso la PA senza spese di ammissione con conseguente ampliamento del mercato potenziale e della visibilità della propria offerta • diminuzione dei tempi e dei costi di vendita derivante dalla riduzione dei costi di intermediazione e di gestione del processo di vendita – sensibile riduzione della documentazione da presentare per ogni gara – maggior snellezza e velocità delle fasi di presentazione dell’offerta grazie anche alla chiarezza e completezza della documentazione di bando già predisposta • aggiornamento della propria offerta grazie al dinamismo dei cataloghi che permette di attuare delle specifiche strategie commerciali volte ad esempio a smaltire overstock o saturare la propria capacità produttiva
Cosa puoi vendere con il Mepa Possono richiedere l’abilitazione al Mercato Elettronico tutte le imprese che abbiano prodotti che rientrano nelle seguenti categorie merceologiche: Arredi e complementi di arredo Cancelleria ad uso ufficio e didattico Dispositivi di protezione individuale Prodotti accessori e materiali di consumo per l’ufficio Servizi di igiene ambientale Servizi di manutenzione impianti elettrici Servizi di manutenzione impianti elevatori Conduzione e manutenzione impianti Termoidraulici e di Condizionamento Servizi di manutenzione degli impianti antincendio Beni e servizi ICT Materiale elettrico Materiale igienico sanitario Beni e servizi per la Sanita’ Veicoli e mobilità sostenibile Fonti rinnovabili Servizi per eventi Mepi (Soluzioni integrate multimediali per le scuole)
Cosa devi fare per abilitarti al Mepa I requisiti richiesti alle imprese per abilitarsi e quindi pubblicare il proprio catalogo sul MePa sono minimi: essere iscritti alla CCIAA, avere un PC, la connessione ad Internet e la firma digitale, avere un fatturato nell’anno precedente pari a 25.000 euro. Al momento dell’abilitazione le imprese dovranno essere munite di:
Kit di firma digitale (smart card) del legale rappresentante e pin; Lettore smart card compatibile con la firma; ovvero Business Key; La visura camerale per indicare i dati identificativi dell’impresa: la sede legale, i dati del registro imprese, Amministratori, Poteri, l’oggetto sociale. Dati di Iscrizione all’INPS per indicare la Matricola aziendale INPS; Dati di Iscrizione all’INAIL per indicare il Codice Ditta INAIL e la Posizione Assicurativa Territoriale – P.A.T.; CCNL applicato ed il Settore; Verranno richieste inoltre le seguenti dichiarazioni: – Fatturato specifico relativo all’anno precedente la richiesta; – 1 catalogo cartaceo/elettronico con i prodotti che si vogliono inserire nel catalogo on line
Casi di successo grazie all’utilizzo del MePa Dato il successo dell’iniziativa, negli ultimi anni è stato istituito il premio MePa, un riconoscimento che intende premiare chi si sia particolarmente distinto nell’utilizzo del Mepa (PA e imprese). Tra le aziende premiate nel 2010 figura la Misco Italy Computers Supplier S.p.A., impresa milanese che opera su tutto il territorio. L’impresa è stata premiata dalla commissione di gara perché ha “saputo portare a bordo il MEPA quale nuovo elemento di business, avviando una sistematica e attiva partecipazione allo stesso grazie a strutture e servizi dedicati”. Oltre ad un aumento consistente del proprio business, la Misco ha evidenziato, nell’utilizzo del MePa, un abbattimento dei costi di gestione grazie alla possibilità di rispondere in tempo reale agli ordini diretti e grazie alla visibilità immediata delle richieste di offerta che consente di interagire in maniera efficace e rapida con le amministrazioni. Tra le imprese premiate anche la Giannone Computers S.A.S. di Modica (RG), per la capacità e la costanza dimostrate nello sviluppare considerevolmente la propria attività imprenditoriale sia in termini di parco clienti sia in termini di fatturato. L’impresa, che opera in tutta Italia, dichiara che i tempi medi di gestione di un’offerta attraverso il MePa sono di circa 7 giorni.
Nel 2011 si è aggiudicata il premio la Sem Italia Global Services di Chieti che, grazie alla strategia commerciale messa a punto sul Mepa, con un’offerta alla Pubblica Amministrazione al 100% disponibile sulla piattaforma, è riuscita ad incrementare notevolmente i clienti PA rispetto ai privati, conseguendo significativi aumenti di fatturato. Un particolare merito viene riconosciuto, all’interno del premio Mepa, anche agli Sportelli di supporto alle imprese, realizzati da Consip in collaborazione con le Associazioni di categoria, che si siano particolarmente distinte nella promozione del MePa sul territorio (attraverso l’organizzazione di convegni, seminari e incontri formativi) e nell’aiutare le imprese ad abilitarsi e ad utilizzare il MePa. Nell’edizione del 2010 è stato premiato lo Sportello di Confartigianato Palermo, il cui responsabile ha dichiarato: “Con tale strumento le nostre imprese hanno l’occasione di guadagnare una grande visibilità, avendo la possibilità di far conoscere la propria impresa ad un pubblico di clienti potenziali più vasto, che difficilmente potrebbe raggiungere e nei confronti dei quali si pongono non più come subfornitori, ma come fornitori diretti, senza intermediari”. A riprova dell’interesse dimostrato dalle imprese Confartigianato nei confronti del Mercato Elettronico, questo sportello ha effettuato circa 130 abilitazioni. Tra queste l’impresa Terruso Impianti risultata affidataria di un’importante RdO lanciata dalla provincia di Catania, che rappresenta un significativo caso di sinergia sul MePa tra PA, imprese e Sportelli. La Provincia di Catania, nel 2010, si è trovata a dover fronteggiare una situazione piuttosto difficile: si trattava di procedere al ripristino di funzionalità di un impianto fotovoltaico, realizzato presso un edificio scolastico di competenza dell’Ente, i cui pannelli – un centinaio – erano stati asportati dolosamente da ignoti, nonché di eseguire la fornitura in tempi brevi, al fine di connettere l’impianto alla rete elettrica. Non ricorrendo le condizioni per l’affidamento del ripristino della funzionalità alla stessa ditta che aveva realizzato a suo tempo l’impianto, è stata avviata una procedura preliminare per l’acquisizione di proposte di fattibilità, rivolta alle ditte abilitate al bando per il fotovoltaico del MePA, finalizzata alla predisposizione di un capitolato tecnico ed economico che si avvalesse dei contributi pervenuti. Un ruolo fondamentale è stato giocato dallo Sportello Confartigianato Palermo che, già in occasione dell’uscita del bando, nel novembre 2009, aveva contribuito ad organizzare un incontro formativo per far conoscere le caratteristiche del bando che aveva visto una grande partecipazione di pubblico (oltre 130 partecipanti tra imprese ed Enti Pubblici). Successivamente, aveva inviato newsletter e pubblicato aggiornamenti sia sul giornale associativo che sul sito internet. In occasione, poi, del lancio della RdO della Provincia di Catania, ha provveduto ad informare tutti gli associati abilitati sul bando Fonti Rinnovabili che hanno così potuto partecipare alla fase preliminare fornendo il loro prezioso contributo. Dalle proposte pervenute è stato individuato il progetto migliore che è stato trasposto in un capitolato tecnico dell’ufficio, con conseguente determinazione della base d’asta. Lanciata a questo punto la RdO si è potuto procedere, in tempi brevi, all’assegnazione dell’appalto che, con grande soddisfazione dello Sportello di Palermo, è stato attribuito ad una impresa associata Confartigianato.
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