“Un risultato importante per rispondere alla carenza di competenze denunciato dalle imprese, soprattutto artigiane e di piccole dimensioni, e avvicinare i percorsi dell’istruzione e formazione professionale ai bisogni formativi espressi dagli imprenditori e dai territori”. Così il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti valuta la revisione del Repertorio delle Qualifiche e dei Diplomi dell’Istruzione e Formazione Professionale approvata in Conferenza Stato – Regioni.
Secondo il Presidente Merletti, la previsione di nuove qualifiche e diplomi professionali come quelle riguardanti la pelletteria, i materiali lapidei, le energie rinnovabili, i servizi alle imprese, la fabbricazione digitale e l’automazione industriale sono fondamentali per tenere conto delle evoluzioni del mercato del lavoro ed in particolare delle esigenze di professionalità derivanti dalle nuove tecnologie 4.0. Si tratta di figure professionali necessarie a sostenere le produzioni manifatturiere italiane e quindi la promozione del Made in Italy che rappresenta il brand di eccellenza dell’Italia nel mondo.
Confartigianato da sempre segue con particolare attenzione le evoluzioni dell’istruzione tecnica e professionale quali percorsi di studio che hanno un forte collegamento con i fabbisogni di professionalità espressi dalle piccole imprese e dalle imprese artigiane.
Si tratta ora di avviare specifiche azioni di orientamento per sostenere le iscrizioni a questi percorsi formativi e lavorare sul completamento della filiera professionalizzante con il collegamento con gli ITS. Infatti, per aumentare l’appeal di tali percorsi vanno comunicati a famiglie e ragazzi quali sono i possibili sbocchi professionali e, soprattutto, va creata una filiera della formazione tecnico-professionale che qualifichi questa offerta formativa consentendo di arrivare all’acquisizione di titoli di studio di livello terziario.
Occorre infine continuare a lavorare per valorizzare, in un sistema formativo integrato e di filiera, la capacità formativa delle imprese, puntando sempre più all’apprendistato come strumento di ingresso qualificato nel mercato del lavoro.