STUDI CONFARTIGIANATO
+10,0%, meglio del +4,4% UE. Dal 2007 quasi raddoppiati gli e-shoppers: +8,4 milioni, pari al +92,1%
Sulla base dell’analisi dei dati armonizzati da Eurostat, nel 2016 gli italiani che acquistano beni e servizi online sono 17.607.200, pari al 29,0% della popolazione. La quota del nostro Paese è ancora lontana da quella dell’Ue a 28 dove oltre la metà dei cittadini (55,1%, +26,1 punti percentuali rispetto all’Italia) acquista online ed è quasi un terzo di quella del Regno Unito, il paese europeo con la quota maggiore e pari all’82,6% (+53,6 punti percentuali rispetto all’Italia).
A fronte di questo ritardo l’Italia, però, mostra un maggiore dinamismo rispetto agli altri principali paesi europei: nel 2016 il nostro Paese di registra una crescita degli acquirenti del 10,0%, ritmo più che doppio rispetto al 4,4% registrato nell’Ue a 28 mentre la Spagna si ferma sul +3,5%, il Regno Unito sul +2,5% e la Germania e la Francia entrambe sul +2,1%. Rispetto al 2015 si contano in Italia 1.598.800 acquirenti online in più, aumento in valore assoluto secondo solo a quello della Polonia (1.898.086 acquirenti online in più in un anno).
Il ritmo di crescita di coloro che acquistano in Rete in Italia è ancor più intenso nel lungo periodo (2007-2016) ed anche in questo caso è maggiore rispetto a quello registrato dai principali paesi europei: dal 2007, primo anno da cui è possibile effettuare un confronto con l’Ue a 28, gli italiani che acquistano online crescono in media annua del 13,5%, un ritmo quasi doppio rispetto al 7,4% dell’Ue a 28 mentre la Spagna è in crescita del 10,5%, la Francia dell’8,2%, il Regno Unito del 5,9% e la Germania del 4,1%. In particolare nei cinque anni tra 2011 e 2016 in Italia gli acquirenti online sfiorano il raddoppio: +92,1%, pari a 8.443.900 persone in più.
Un nostra precedente analisi ha esaminato le dinamiche degli e-shoppers per territorio, evidenziando nel 2016 un particolare dinamismo in Abruzzo dove nell’ultimo anno la quota di acquirenti on line sale di 7,2 punti, seguito dal Veneto (+6,9 punti), Lazio (+4,6 punti), Sicilia (+4,2 punti), Trento (4,1 punti).