La manovra economica segna un risultato storico per Confartigianato: parliamo della riduzione delle tariffe Inail pagate dagli artigiani, un obiettivo che la Confederazione insegue da oltre 20 anni per ottenere una revisione dei premi in linea con il reale andamento degli infortuni sul lavoro.
E, finalmente, la legge di bilancio fa scattare dal primo gennaio 2019 il nuovo sistema tariffario Inail che abbatte di circa il 30% i tassi medi per le imprese. Tradotto in pratica, è una bella sforbiciata al costo del lavoro: per il 2019 il taglio vale complessivamente 410 milioni, ai quali se ne aggiungono 525 per il 2020 e altri 600 milioni per il 2021. Un risultato economico che riconosce l’impegno delle imprese sul fronte della sicurezza del lavoro, come spiega Riccardo Giovani, direttore delle politiche sindacali di Confartigianato:“E’ una battaglia storica di Confartigianato. Non abbiamo mai chiesto nulla che non ci spettasse. Ne’ sconti, ne’ privilegi: abbiamo chiesto sempre e soltanto, e rivendicato con forza con la nostra tenace azione, che ci venisse riconosciuto il grande investimento per la sicurezza sul lavoro e per il miglioramento di tutte le misure antiinfortunistiche nelle imprese. Abbiamo ottenuto ottimi risultati e per questo meritavamo una riduzione delle tariffe”.
La manovra premia gli sforzi delle piccole imprese anche sul fronte della formazione e dell’innovazione. Un occhio di riguardo che si traduce in un bonus maggiore ai piccoli imprenditori che investono sulla formazione del personale in competenze tecnologiche legate al piano Impresa 4.0. Per le piccole imprese il credito d’imposta vale 250 milioni di euro nel 2020. “E’ stato prorogato anche per il 2019 – spiega Riccardo Giovani – il credito d’imposta a favore delle imprese che mandano i lavoratori in formazione nelle attività e nelle materie inerenti le nuove tecnologie. In questa proroga, grazie all’azione di Confartigianato, abbiamo ottenuto che il bonus a favore delle piccole imprese venisse incrementato, infatti è pari al 50%, più alto a favore delle piccole imprese, a riconoscimento del grande lavoro che stiamo facendo su questo terreno”.
Giù il costo del lavoro anche per favorire l’occupazione giovanile nel Sud. La manovra, infatti, prevede l’esonero totale dei contributi per le imprese che nel 2019 e nel 2020 assumeranno giovani under 35 nelle regioni del Mezzogiorno. La misura vale anche per le assunzioni di personale con più di 35 anni purché disoccupato da almeno 6 mesi.