Il Natale Viterbese è una ricchezza per la città. Lo abbiamo sempre sostenuto, auspicando dodici mesi fa che si trovasse una sintesi tra vari organizzatori di eventi su tutto il territorio, a cui i nostri artigiani hanno partecipato con piacere senza alcuna distinzione. Lo abbiamo ribadito anche quando non c’era il Covid-19 che le iniziative natalizie portano ricadute positive a Viterbo e provincia e che vanno sostenute e implementate.
E ne siamo convinti oggi più che mai. Oggi che stiamo vivendo un periodo storico senza precedenti. Ci aspettano settimane difficili, il virus sta dando segnali di ripresa e l’ansia è tanta. Prima di ogni altra valutazione, è doveroso attenerci alle disposizioni dei decreti governativi e richiamare tutti ad atteggiamenti responsabili. Ma darci per vinti e abbandonare ogni velleità di rinascita significherebbe certificare la vittoria del Coronavirus su tutta la linea. E, ce lo hanno dimostrato gli artigiani di Confartigianato Bergamo a marzo scorso, i piccoli imprenditori non sanno cosa significhi arrendersi e mollare la presa.
Dobbiamo perciò considerare il prossimo dicembre e il periodo delle feste natalizie come un momento di rilancio dopo le difficoltà che abbiamo affrontato fino ad ora e che ci attendono nelle prossime settimane. Le istituzioni devono presentarsi pronte, le imprese lo saranno certamente.
Ben vengano, pertanto, le manifestazioni di Natale che il Comune di Viterbo intende organizzare. E ben vengano tutte quelle che ogni centro del Viterbese realizzerà per le feste. Non entriamo nel merito di scelte politiche e dell’importo delle cifre stanziate, non ci interessa sostituirci agli amministratori. Però da rappresentanti delle piccole e medie imprese non possiamo non guardare con favore alla possibilità che può venire loro data di incrementare il lavoro.
La Tuscia e il suo capoluogo, così come è stato la scorsa estate, rappresentano una meta ideale per chi è in cerca di una vacanza di relax e cultura lontano dai ritmi frenetici propri di altre località. Natale può essere l’occasione per intercettare lo stesso flusso turistico che ad agosto ha riempito B&B e ristoranti, e che può portare una ventata di ossigeno e di ottimismo anche a tutte le attività commerciali, specie dei centri storici.
È chiaro che un simile investimento deve accompagnarsi a tutta una serie di agevolazioni che interessino quelle aziende che contribuiscono a rendere vivo il territorio. Penso nello specifico, anche se non esclusivamente, a quelle del settore turistico e ricettivo. Per questo chiediamo massima qualità nell’offerta del programma proposto, affinché siano in tanti a scegliere la nostra terra come meta prediletta.
Le imprese ci sono e sono pronte. Chiedono solo di poter lavorare. Gli enti locali le sostengano mettendole in condizione di farlo con una platea quanto più ampia possibile.
Andrea De Simone
Segretario provinciale
Confartigianato Imprese di Viterbo