|
Il blocco delle compensazioni opererà solo dopo l’emanazione del DM che stabilirà le concrete modalità di utilizzo dei crediti tributari per il pagamento delle somme iscritte a ruolo
Il 14 gennaio scorso l’Agenzia delle entrate, dopo numerose sollecitazioni da parte della Confederazione e in estremo ritardo, ha fornito (in risposta ad un quesito posto nel corso del Forum organizzato da Italia Oggi e con un comunicato stampa) le prime precisazioni per gli operatori che lunedì 17 gennaio erano chiamati alla scadenza del primo versamento unificato in vigenza del vincolo introdotto, dal 1° gennaio, dall’art. 31 del D.L. n. 78 del 2010. L’Agenzia, che sulla materia ha assunto una linea interpretativa molto restrittiva, ha chiarito, a seguito di interventi molto critici effettuati nei confronti dei vertici dell’Agenzia, che solo dopo l’emanazione del DM, che permetterà di compensare i propri crediti fiscali con i debiti iscritti a ruolo, l’operatività del blocco delle compensazioni, in presenza di debiti tributari iscritti a ruolo, esplicherà piena efficacia. Nel frattempo, l’Agenzia ha precisato, che in assenza del citato DM non saranno sanzionate “eventuali compensazioni effettuate in presenza di ruoli scaduti, sempre che l’utilizzo dei crediti in compensazione non intacchi quelli destinati al pagamento dei predetti ruoli una volta emanato il citato decreto ministeriale.” Quello che appare, però, non comprensibile e per il quale auspichiamo una ulteriore riflessione da parte dell’Amministrazione concerne il blocco totale nell’utilizzo di crediti, anche se di importo notevolmente superiore a quanto iscritto a ruolo, se preventivamente non viene pagato il carico tributario. La norma citata, invece, vieta il ricorso alla compensazione “fino a concorrenza dell’importo dei debiti”. Come a dire: non si applicano sanzioni se il contribuente non intacca la provvista, in questo caso formata da crediti, che deve necessariamente essere destinata al pagamento del ruolo scaduto. Va ricordato che Confartigianato, unitamente a R.E TE. Imprese Italia, già a novembre, aveva sollecitato al Dipartimento delle finanze l’emanazione del DM come pure la possibilità, per venire in aiuto agli intermediari nel rispetto del nuovo vincolo, di poter conoscere direttamente dal cassetto fiscale dell’Agenzia i ruoli relativi ai contribuenti assistiti negli adempimenti. Continuerà il confronto con l’Agenzia delle entrate per cercare di addivenire a soluzioni, anche operative, condivise.
|
|