Confartigianato Lazio, in rappresentanza delle imprese del territorio, continua a partecipare ai tavoli di confronto regionale. Ieri si è tenuta una riunione sulla Fase2 con il presidente Nicola Zingaretti e il vice presidente Daniele Leodori.
La riunione era incentrata sulla illustrazione di quanto si intende fare a livello regionale per riavviare alcune attività a partire dal prossimo 4 maggio; l’idea è quella di affiancare alle Linee guida nazionali, di prossima emanazione, delle Linee guida regionali che tengano conto delle peculiarità del nostro territorio. In ogni caso, per la riapertura delle attività, la Regione Lazio intende adeguarsi alle tempistiche che il Governo Conte individuerà.
I cinque principi sui quali si fonderà il riavvio delle attività saranno:
1) prudenza;
2) prevenzione;
3) protezione;
4) piccoli passi;
5) progettualità.
Si tratta delle cosiddette “5 P”.
In linea generale, potrà riavviare la propria attività esclusivamente chi sarà in grado di garantire il rispetto di alcune indicazioni quali: uso di mascherine e guanti per i propri dipendenti, presenza di igienizzanti per le mani, distanziamento sociale di almeno 1,5 metri (meglio 2 metri) o, nel caso in cui ciò non sia realizzabile, installazione di barriere fisiche e, infine, igienizzazione degli spazi comuni (non sanificazione) con un piano di pulizie che preveda più ripassi nell’arco della stessa giornata.
Dovranno inoltre essere individuate delle “procedure anti Coronavirus” che prevedano, oltre a quanto sopra, anche un piano specifico di ingresso e uscita dei lavoratori (per evitare quanto più possibile la copresenza) e le verifiche della temperatura corporea con relativa gestione dei casi sintomatici (per evitare la trasmissione del virus sui luoghi di lavoro e ricostruire i contatti che il soggetto ha avuto nei giorni precedenti).
L’invito della Regione Lazio è stato quindi quello di iniziare a prepararsi sin da ora tenendo conto di quanto sopra. Naturalmente, le indicazioni di carattere generale saranno poi declinate/integrate in base alle diverse attività, ad esempio:
– PICCOLE ATTIVITA’ COMMERCIALI: installazione di barriere fisiche alle casse e garanzia di 4 mq di spazio per cliente;
– GRANDE DISTRIBUZIONE: installazione di barriere fisiche alle casse e garanzia di 10 mq di spazio per cliente;
– TAXI e NCC: installazione di pannelli separatori nell’abitacolo e trasporto massimo consentito di due passeggeri;
– EDILIZIA: distanziamento di 1,5 metri nello svolgimento delle attività e strumenti di protezione e sanificazione a disposizione degli operai;
– UFFICI: incentivazione dello smart working e agevolazione di turnazione tra dipendenti, sia per evitare la presenza contemporanea di più soggetti all’interno dell’ufficio che per ridurre gli spostamenti non indispensabili. Garanzia di uno spazio di almeno 4 mq per dipendente;
– RISTORANTI, BAR, PASTICCERIE: spazio minimo di 4 mq per cliente e introduzione della possibilità di misurare la febbre all’ingresso del locale (naturalmente dovranno essere individuate delle procedure a garanzia dei diritti di tutti i soggetti coinvolti). Per tali attività il Presidente Zingaretti ha invitato i sindaci e i prefettu a valutare di emanare ordinanze per derogare alle limitazioni attualmente previste per l’occupazione del suolo pubblico (in modo da favorire la somministrazione all’aperto).
Confartigianato ha invitato la Regione ad attivarsi per non far ricadere integralmente il peso economico di tali adeguamenti sulle imprese, già duramente colpite dalla emergenza sanitaria in corso.