Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti si rivolge ai presidenti di tutte le articolazioni del Sistema Confartigianato con un messaggio nel quale sottolinea l’impegno della Confederazione e degli imprenditori nell’affrontare la grave situazione, sul fronte sanitario e negli effetti sul sistema economico, determinata dall’emergenza coronavirus. Di seguito il testo.
Cari colleghi, non voglio scomodare i toni drammatici ma la gravità della situazione prima sanitaria e poi economica è sotto gli occhi di noi tutti; lo hanno sperimentato per primi gli imprenditori degli undici Comuni della zona rossa del Lodigiano e di Vò Euganeo, poi i colleghi della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna, del Piemonte, delle Marche ricompresi dentro quella che è stata per qualche giorno la nuova zona rossa e ora, purtroppo, tutta l’Italia.
Abbiamo grande rispetto per le competenze delle autorità sanitarie che hanno ispirato i provvedimenti che sono stati via via adottati; quei provvedimenti li abbiamo rispettati e adottati con senso di responsabilità perché in gioco c’è la salute dei nostri cari, la nostra, quella di tutta la comunità nazionale. E non abbiamo tentennamenti nel dire che la tutela della salute deve venire prima di tutto, anche delle attività d’impresa. Per questo siamo favorevoli all’adozione di ogni misura che vada rapidissimamente in questa direzione. Poi faremo i conti dei danni ma adesso salviamo il bene primario della salute. Per noi non è una novità, per noi che abbiamo imprese familiari (per altri questo è un aggettivo dispregiativo, non per noi!), per noi che abbiamo dipendenti e collaboratori che conosciamo tutti per nome.
Di giorno in giorno, in parallelo al contagio del Coronavirus, si sta diffondendo il contagio della drastica riduzione dei ricavi, degli ordini, delle commesse per tutte le attività economiche, con differenti gradi di gravità ma praticamente esteso a tutti i settori. Molti di voi ci hanno rappresentato lo stato di difficoltà che ogni territorio e ogni filiera produttiva sta vivendo. Confartigianato, che avrà pure difetti, ha di certo il pregio di avere la catena di comando corta, contando proprio su ognuno di voi, su ognuno di noi. Per far fronte a questa situazione di una eccezionalità mai vista stiamo fin dai primi giorni del contagio, interloquendo con il Governo e con i Partiti per l’adozione delle migliori soluzioni, per difendere i diritti dell’artigianato e delle piccole imprese, facendo come sempre per primi i nostri doveri.
In queste ore e nei prossimi giorni il Governo adotterà un decreto legge per far fronte alla grave situazione economica. Le richieste di Confartigianato si sviluppano su 4 direttrici:
1. sospensione di tutti i pagamenti di imposte, tributi e contributi per tutte le imprese per ora almeno fino al 30 aprile;
2. rinvio di ogni tipo di scadenza e adempimento che ricade entro il 30 aprile;
3. moratoria dei mutui in essere fino al 31 dicembre 2020;
4. copertura delle sospensioni dal lavoro con forme in deroga di cassa integrazione per tutti i dipendenti.
So bene che ogni categoria avrebbe una specificità da far valere ma crediamo che rimanere uniti sia un valore, evitando il gioco al massacro di avere disparità di trattamento a parità di danno. Ci sono settori che hanno subito danni immediati ed evidenti e altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi.
Il principio a cui ci ispireremo nella fase successiva sarà quello della commisurazione del danno.
Non siamo quelli delle tante parole e perciò mi fermo qui, assicurandovi che con tutte le articolazioni del sistema – territorio, categorie, struttura centrale – continuiamo ora per ora, giorno per giorno, a seguire la situazione e il suo evolversi cercando per tutte le nostre imprese di contenere i danni adesso e assicurarci le condizioni per una ripresa poi.
Un abbraccio (a distanza!) e a testa alta.