CORONAVIRUS – Defiscalizzazione e decontribuzione per le imprese: le proposte del presidente Del Moro

La Fase2 e le successive non potranno prescindere dal rilancio del sistema produttivo delle piccole imprese. Dal Governo centrale, pertanto, ci aspettiamo che si facciano scelte specifiche, con investimenti che privilegino ripresa e sviluppo.

Il primo passo non può che essere una riforma fiscale che metta al centro il mondo dell’impresa e del lavoro.

Come Confartigianato, riteniamo giusto presentare alcune proposte in favore delle piccole e medie imprese del nostro territorio:

–          dimezzamento o azzeramento del premio INAIL per il 2020 per compensare le maggiori spese per la sicurezza che le aziende dovranno affrontare;

–          riduzione del premio INPS del 50% per un anno per tutte le aziende che non licenzieranno dipendenti; ciò sia per aiutare le imprese, sia per impedire che molti lavoratori perdano il loro impiego. Inoltre si tratterebbe di un risparmio anche per lo Stato, che risparmierebbe su migliaia di ipotetiche indennità di disoccupazione;

–          abolizione IMU su capannoni, negozi, uffici e strutture ricettive per il solo 2020 al fine di non acuire le difficoltà delle aziende;

–          decontribuzione totale per tre anni sulle nuove assunzioni di personale che attualmente percepisce indennità di disoccupazione o reddito di cittadinanza.

Le imprese artigiane sanno tenere botta e hanno da sempre, per definizione, la capacità di costruire e ricostruire il proprio futuro. Sono la spina dorsale del nostro Paese, ma l’emergenza coronavirus le ha messe in ginocchio: le nostre pmi non chiedono liquidità diretta allo Stato, ma sgravi fiscali e contributivi per poter riprendere a lavorare con dignità. Solo così si permetterà a migliaia di aziende di ripartire e di non chiudere la saracinesca definitivamente.

 

Michael Del Moro

Presidente Confartigianato Imprese di Viterbo