“E’ necessario prorogare il termine dei lavori dei bonus in edilizia al 31 marzo 2024, per disinnescare i contenziosi ed eseguire le opere con tempi e modalità adeguati”. E’ la posizione di Confartigianato, che insieme alle altre associazioni di categoria della filiera delle costruzioni sta elaborando una proposta comune da sottoporre al Governo per l’evoluzione della disciplina incentivante in materia di eco-bonus, così da ridurre l’impatto su imprese, professionisti e condomini della imminente scadenza del superbonus.
“Oltre 25mila condomìni sono interessati da questa problematica ed il rischio di contenziosi è fortissimo, a seguito del taglio del contributo che avverrà il 31 dicembre – spiega il segretario di Confartigianato Imprese di Viterbo, Andrea De Simone -. Va, quindi, vista con favore la proposta del Governo Meloni di un Sal straordinario al 31 dicembre, ricomprendendo le fatture inviate entro il 12 gennaio. Tuttavia, bisogna intervenire con una misura che prevenga i possibili ulteriori contenziosi che si innescherebbero tra imprese e condomìni per la necessità di sostenere la differenza dei costi degli interventi rispetto a quelli che resteranno coperti dell’incentivo statale, vale a dire il 70% a partire dal 2024”.
“E’, pertanto, necessario consentire a coloro che sono in procinto di portare a termine i lavori – conclude – di poterli completare mantenendo piena la copertura dell’incentivo”.