Si è svolta il 20 giugno a Roma l’annuale assemblea di Confartigianato “Futuro Imprese”. La folta rappresentanza della Tuscia capitanata dal presidente Stefano Signori è stata presente fin dal primo momento. Dopo i convenevoli saluti con le altre provincie del Lazio e del territorio Nazionale si è aperta l’Assemblea 2017 con l’Inno di Mameli, momento pieno di emozione. In apertura un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; a seguire la relazione del Presidente Merletti per la presentazione del dodicesimo rapporto annuale.
Fisco, lavoro e innovazione sono questi i temi principali affrontati dal presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. Un discorso fatto davanti a più di 1700 partecipanti, tra delegati del Sistema Confartigianato, rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle istituzioni. Tra loro, in prima fila, c’erano il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, il presidente di Bankitalia Ignazio Visco, la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini con i ministri Martina, Costa, Galetti e Calenda.
“Noi oggi abbiamo un problema che si chiama lavoro, che non lo porta la cicogna, ma le imprese che assumono in un’economia di mercato – ha spiegato il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda – Non esistono scorciatoie. Per avere più lavoro si devono avere più imprese che investono e che assumono, con a disposizione più risorse a disposizione per assumere e fare investimenti”.
Ha chiuso la giornata il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani insignito del premio “Giano”, che ha ricordato l’impegno comunitario per rilanciare il lavoro di tutte le piccole imprese europee, più di 25milioni di aziende.
Al termine dell’appuntamento e sentita la relazione del presidente Merletti e la replica del ministro Calenda, il presidente di Confartigianato imprese di Viterbo Stefano Signori ha dichiarato: “Confartigianato si farà carico di presentare una serie di proposte utili ad accrescere la competitività delle micro, piccole e medie imprese. Un paese senza imprese in crescita è destinato alla mediocrità. Occorre fare procedure a favore degli italiani per permettere anche a loro di beneficiare delle stesse condizioni degli altri popoli europei. Confartigianato – continua Stefano Signori – è pronta a fare un’alleanza tra impresa, politica e lavoro per accompagnare le piccole imprese italiane fuori da una crisi economica e strutturale senza precedenti. Ricordiamo che il contributo che offrono le pmi all’economia italiana è importante, un apporto fatto di qualità dei prodotti e delle lavorazioni, di economia e occupazione. C’è in gioco il futuro dei nostri giovani, del Made in Italy di qualità e di tutta l’economia, italiana e comunitaria”.