“Sono orgoglioso che il ricordo di Irene sia legato a questo progetto che aiuta tante donne in difficoltà in un momento poco felice della loro vita. Sono certo che lei ne sarebbe contenta”. E’ con le parole di Raimondo Mastrangelo, marito della ragazza da cui l’iniziativa prende il nome, che oggi pomeriggio è partita la seconda edizione di “Un desiderio di Irene”, il programma di attenzione psico-fisica in vasca per donne operate di tumore al seno realizzato da Confartigianato Imprese di Viterbo e ANCOS Confartigianato Viterbo insieme alla Asl di Viterbo, alla piscina MGM della famiglia Mattioli e alle associazioni Beatrice e Aman. Il progetto, che alla sua seconda edizione vede la partecipazione di circa 35 donne, è dedicato a una ragazza impiegata negli uffici dell’associazione viterbese venuta a mancare lo scorso gennaio.
Insieme a Raimondo Mastrangelo e alle tante nuove partecipanti al programma, alla presentazione del nuovo corso erano presenti Rodolfo Valentino, referente Ancos Confartigianato Viterbo; Andrea De Simone, direttore di Confartigianato Imprese di Vierbo; Giorgio Nicolanti, direttore del neonato Dipartimento per la salute della donna e del bambino della Asl di Viterbo; Enzo Maria Ruggeri, primario del reparto di Oncologia di Belcolle; Donatella Salvatori, vice presidente di Beatrice onlus; Carla Luniddi in rappresentanza di Aman. Padrona di casa Matilde Giannuzzi Mattioli, titolare della MGM Pool, grazie alla cui disponibilità e generosità è possibile realizzare il progetto, insieme alle istruttrici federali che si occupano dei corsi, Simona Cimichella e Carla Ferrazzani. L’attività in vasca è completamente gratuita per le donne, alle quali è riservato in via esclusiva anche l’utilizzo dell’intera vasca e degli spogliatoi. Ad ogni partecipante è stato consegnato un kit con il necessario per il corso.
“Tra pioniere e debuttanti oggi siete un bel numero – spiega Valentino rivolgendosi alle tante donne presenti all’avvio del corso -, a dimostrazione che questo progetto funziona. Ringrazio i partner che lo rendono possibile, ma voglio ricordare che tutto è partito un anno fa da un pensiero che mi confidò Irene: questo progetto è suo, lei è qui con noi, ci ha indicato la strada, noi l’abbiamo solo seguita e in meno di un anno siamo già alla seconda edizione”. “L’anima di questo progetto siete voi – dichiara De Simone –, che combattete la stessa battaglia di Irene, e che grazie alla vostra partecipazione ci aiutate a ricordarla con un’esperienza positiva e piacevole”.
Matilde Giannuzzi Mattioli ha augurato a tutte di passare qualche ora spensierata e felice, di svago e divertimento, mentre Donatella Salvatori e Carla Luniddi, nel ringraziare la dottoressa Agnese Fabbri, oncologa di Belcolle e parte del progetto, si sono messe a disposizione delle donne partecipanti per qualsiasi necessità, sottolineando il valore terapeutico dell’attività in vasca.
Grande soddisfazione, infine, anche nelle parole del dottor Nicolanti. “Si tratta di un evento straordinario che negli anni non ha precedenti – afferma –, il che vuol dire che la sensibilità su questi temi è cambiata. Obiettivo del nuovo Dipartimento sarà quello di rilanciare e promuovere la medicina di genere. Un auguro di buon divertimento a tutte”. “Il nostro grazie va alle associazioni, alla piscina che ospita i corsi, alle istruttrici – conclude il dottor Ruggeri -. Questo programma in vasca non è slegato dalla cura, perché siamo convinti che le persone vadano aiutate sotto tutti gli aspetti, tra cui quello sportivo. Oggi siete tante perché significa che è un programma di benessere valido. Se questo era il desiderio di Irene, sicuramente sarà contenta dell’sito che sta avendo”.