SUPERBONUS 110% – Granelli: “Revisione al ribasso sarebbe autolesionismo. Va prorogato fino al 2023”

“Ci auguriamo siano smentite le notizie su una ‘revisione al ribasso’ del superbonus110%. Sarebbe una decisione assurda e autolesionistica”. Lo sostiene il presidente di Confartigianato Marco Granelli il quale sollecita la proroga a tutto il 2023 del superbonus 110%, come richiesto dal Parlamento e da tutte le imprese per garantire l’operatività di una misura che la Commissione europea ha indicato tra le più efficaci per rilanciare lo sviluppo.

“Proprio ora che il mercato riparte, il superbonus 110% – sostiene Granelli – è uno degli incentivi più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e la riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green. Non si devono vanificare le aspettative e gli sforzi di imprese e consumatori che stanno mostrando di apprezzare e utilizzare questo strumento. In questa fase così delicata della nostra economia, è essenziale fornire certezze agli imprenditori e ai cittadini per consentire loro di programmare gli interventi previsti dall’incentivo. In caso contrario, avremmo sprecato l’ennesima occasione per trasformare gli annunci in azioni concrete”.

Secondo le rilevazioni di Confartigianato il bonus del 110% e le detrazioni fiscali per l’edilizia coinvolgono 1 milione di imprese del ‘sistema casa’ – di cui 500mila nelle costruzioni, 238mila nelle attività immobiliari e 196mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 2,3 milioni di addetti, di cui 2 milioni, pari all’87,6%, nelle micro e piccole imprese.