STUDI – Nel 2019 previsto calo dell’1,3% degli investimenti in beni strumentali

Le previsioni per l’economia italiana pubblicate nell’ultimo Bollettino economico dalla Banca d’Italia evidenziano un rallentamento degli investimenti per il 2019, che salirebbero dell’1,3% – a fronte del +3,2% del 2018 – ma con un marcato segno negativo per gli investimenti in beni strumentali, che scenderebbero dell’1,3%. Il rapporto tra gli investimenti in beni strumentali e il PIL dopo aver recuperato i livelli precrisi, torna a scendere; a tal proposito va evidenziato che nel 2018 si stima pari a 29,8 miliardi di euro il flusso degli investimenti in macchinari e attrezzature generato dalle piccole imprese.

Sullo sfavorevole trend degli investimenti influisce il calo del credito alle piccole imprese che nel primo trimestre 2019 segna un calo del 2,3% – peggiorando il -1,1% di dicembre 2018 e il -1,0% di un anno prima – e risultando più intenso rispetto alla flessione dello 0,6% del totale imprese. A livello regionale i prestiti alle piccole imprese crescono solo in Campania (+1,0%), Sicilia (+0,4%) e Basilicata (+0,1%) mentre la Calabria è stabile. All’opposto le flessioni più profonde si rilevano in Emilia Romagna (-3,6%), Veneto, Umbria, Marche e Valle d’Aosta (tutte con -3,8%) e Friuli Venezia Giulia (-5,2%). Il peggioramento del trend è diffuso: ad eccezione del Molise, in nessuna regione si registra un miglioramento del tasso di variazione dei prestiti alle piccole imprese.

La maggiore flessione dei prestiti alle piccole imprese non appare essere determinato da una inferiore qualità del credito: la quota di crediti deteriorati delle piccole imprese è pari al 16,8% ed è inferiore al 18,1% del totale imprese.

I prestiti all’artigianato a dicembre 2018 per regione e provincia – L’analisi dei prestiti all’artigianato – resa possibile grazie alla collaborazione con Artigiancassa – evidenzia a dicembre 2018 uno stock (incluse sofferenze, ma esclusi pronti contro termine), pari a 34,8 miliardi di euro, il minimo dal 2000 inferiore del 39,1% rispetto al massimo di 57,1 miliardi registrato nel 2010 e in un anno diminuisce di 3,9 miliardi (-10,2%, peggio del -7,9% di dicembre 2017). La flessione è generalizzata a livello territoriale: cali meno ampi per Trentino-Alto Adige (-3,7%), Valle d’Aosta (-6,1%) e Liguria (-7,4%) mentre, all’opposto, quelli più intensi si osservano per Umbria (-18,7%), Sardegna (-17,0%) e Molise (-14,9%). A livello provinciale i cali meno intensi per Sondrio (-0,9%), Imperia (-2,2%), Bolzano (-3,1%), Avellino (-3,7%), Verbano-Cusio Ossola (-3,9%) e Trento (-4,5%) mentre quelli più marcati si rilevano per Sud Sardegna (-20,4%), Cagliari (-19,3%), Perugia (-18,9%), Sassari (-18,7%), Taranto (-18,6%), Pistoia (-18,3%) e Isernia (-18,2%).

I prestiti all’artigianato a breve termine e medio/lungo termine – A dicembre 2018 i prestiti a medio/lungo termine – durata originaria superiore a 12 mesi – sono il 70,6% dei prestiti all’artigianato (+1,4 punti percentuali in un anno), sui livelli del massimo del periodo raggiunto a settembre 2018. In un anno tali prestiti scendono dell’8,4%, trend meno accentuato del -14,1% dei prestiti a breve termine.