“Serve uno sforzo straordinario per rilanciare il settore alimentare italiano, un’eccellenza a livello mondiale, un patrimonio economico, sociale e culturale tramandato da generazioni e frutto del ‘saper fare’ dei nostri artigiani”. E’ l’appello che Massimo Rivoltini, presidente di Confartigianato Alimentazione, ha rivolto al premier Giuseppe Conte e ai rappresentanti del Governo durante il suo intervento agli Stati Generali dell’economia.
Il presidente Rivoltini ha evidenziato “la vocazione artigiana del food made in Italy, in cui operano 330mila imprese fino a cinquanta addetti, con 1milione 353mila occupati, e oltre 73mila aziende artigiane che danno lavoro a 276mila addetti. Per garantire la tenuta e il rilancio delle nostre imprese occorrono sia misure che offrano risposte immediate alla crisi provocata dalla pandemia sia interventi strategici finalizzati a garantirne la ripartenza e ad assicurarne l’espansione sui mercati internazionali”.
Tra le misure immediate, il presidente di Confartigianato Alimentazione ha sollecitato al Governo il rafforzamento delle misure a sostegno della liquidità, la revisione delle modalità di trattamento di cassa integrazione in deroga e delle scadenze fiscali in relazione alle esigenze specifiche del settore. Rivoltini ha poi sostenuto la necessità di interventi che facilitino il riposizionamento sul mercato mediante strumenti di flessibilità, rafforzino la domanda interna e la ripresa dei consumi, favoriscano i processi di qualificazione e di riconoscibilità dei prodotti di qualità, promuovano l’immagine delle produzioni italiane sui mercati esteri, sostengano le imprese nell’adozione di strumenti di tracciabilità, qualità e certificazione di origine dei prodotti.
La strategia di lungo periodo indicata dal presidente Rivoltini fa leva su alcune precise condizioni: le micro e piccole imprese del settore alimentare devono essere accompagnate nell’uso delle tecnologie digitali e nella multicanalità di distribuzione dei prodotti di qualità, devono poter contare su interventi ad hoc di irrobustimento delle capacità finanziarie e di sostegno all’export anche nei Paesi emergenti, su misure di valorizzazione delle produzioni tipiche, dei distretti agroalimentari di qualità e delle produzioni a denominazione d’origine, sul sostegno del sistema fieristico italiano dedicato alle produzioni alimentari italiane.