Sicurezza sul lavoro: in caso di infortunio risponde tutto il consiglio di amministrazione

 

  Viterbo, 19 giugno 2013  
 

In assenza di una specifica delibera che affidi ad un singolo consigliere la posizione di garanzia, la responsabilità in materia di sicurezza lavoro è di tutto il consiglio di amministrazione.  E’ quanto indicato dalla Corte di cassazione, con la sentenza n. 21628 della Quarta sezione penale.
Secondo l’orientamento consolidato, nel caso di imprese gestite da società di capitali, gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni posti dalla legge a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione.
E difatti il presidente del consiglio di amministrazione di una società di capitali non può, da solo, essere considerato rappresentante della società, appartenendo la rappresentanza all’intero consiglio di amministrazione, salvo delega conferita a un singolo consigliere, amministratore delegato, in virtù della quale l’obbligo di adottare le misure antinfortunistiche e di vigilare sulla loro osservanza si trasferisce dal consiglio di amministrazione al delegato, rimanendo in capo al consiglio di amministrazione residui doveri di controllo sul generale andamento della gestione.

A tal proposito, si ritiene utile richiamare l’attenzione sui Sistemi di Gestione della Sicurezza e sull’art. 30, comma 5, del Testo Unico delle norme in materia di sicurezza sul lavoro che  indica espressamente la norma BS OHSAS 18001 quale Modello di Organizzazione e gestione presunto conforme per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge, alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti.

Informazioni:
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