Anche per questo Natale la statuina del Presepe 2022, simbolo delle imprese sostenibili e raffigurante un’imprenditrice della cura e manutenzione del verde, è stata consegnata sabato scorso al vescovo della diocesi di Viterbo, monsignor Orazio Francesco Piazza, dal presidente e dal segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, Michael Del Moro e Andrea De Simone, dal presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, e dal direttore della federazione regionale Coldiretti Lazio, Sara Paraluppi, L’ormai tradizionale appuntamento nella sede della curia vescovile, promosso in tutta Italia da Confartigianato e Coldiretti insieme a Fondazione Symbola, viene realizzato nell’ambito del Manifesto di Assisi con l’obiettivo di aggiungere ogni anno al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore che, cogliendo le opportunità della digitalizzazione, ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown. La statuina per il Presepe 2022 vuole raffigurare l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Inserire questa “nuova” figura, una florovivaista simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme a beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. Anche quest’anno la statuina è stata realizzata dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, eccellenza di Confartigianato nella produzione artistica in cartapesta.
Monsignor Piazza, che ha assunto il suo nuovo incarico alla guida della diocesi di Viterbo da pochi giorni, ha accolto con piacere la delegazione di Confartigianato e Coldiretti, posizionando immediatamente la statuina del Presepe 2022 insieme a quelle degli anni passati, già inserite nella rappresentazione della Natività nei locali della curia. “Vi ringrazio per il vostro dono, sono molto lieto di questo momento insieme a voi rappresentanti delle imprese – ha detto monsignor Piazza -. Vi chiedo e vi offro collaborazione: aiutatemi a conoscere meglio il territorio, raccontatemelo affinché insieme si possa fare rete”.
Nel ribadire l’importanza, specie in questi anni difficili, delle associazioni di categoria come ultimo baluardo di una rappresentanza che deve servire a evitare lo scollamento sociale, i rappresentanti di Coldiretti e Confartigianato hanno sottolineato come i rapporti e le relazioni di scambio siano cruciali per il benessere delle comunità locali. Con uno sguardo particolare alla sostenibilità ambientale espressa dagli artigiani, dalle pmi e dalle aziende dell’agroalimentare. “Gli artigiani e gli agricoltori di Coldiretti e Confartigianato propongono un modello di ecologia umana e di sostenibilità che ci porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita – affermano i rappresentanti delle associazioni di categoria viterbesi -. Non a caso il Manifesto di Assisi ci dice che ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’”.