Lavoro in spazi ed ambienti confinati: terminato con successo il primo corso

E’ terminata venerdì 12 febbraio, presso la sede di Acquapendente, la prima sessione del corso di formazione per la sicurezza nelle attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (così come previsto dalla normativa vigente) organizzata da Confartigianato imprese di Viterbo.

I partecipanti, oltre ad aver svolto una formazione teorica frequentando moduli legislativi e tecnici, analizzando i fattori di rischio negli ambienti confinati, le misure di prevenzione e le normative di riferimento, hanno avuto modo di approfondire con una sessione specifica addestrativa la scelta e l’utilizzo dei DPI, la strumentazione, le attrezzature e le procedure specifiche da utilizzare negli ambienti confinati, compresi i sistemi di emergenza e recupero.

Il percorso ha fornito a tutti i lavoratori coinvolti nelle lavorazioni in spazi confinati la formazione adeguata in relazione alla loro attività in applicazione della normativa italiana. Dall’altra parte, l’obiettivo del corso, oltre a far adempiere all’obbligo legislativo tutti gli addetti interessati, è quello di ottenere una maggiore percezione dei rischi e formare i lavoratori su regole, consigli e procedure specifiche in funzioni delle proprie attività lavorative in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
Confartigianato imprese di Viterbo ricorda che il D. Lgs. 81/08 impone l’obbligo di informazione, formazione ed addestramento di tutto il personale, ivi compreso il datore di lavoro, ove impiegato per attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e cioè a coloro che lavorano negli ambienti circoscritti caratterizzati da aperture di accesso ridotte e da una scarsa ventilazione naturale in cui è possibile la presenza di agenti pericolosi (gas, vapori, polveri), quali pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere, tubazioni, canalizzazioni, recipienti, vasche, serbatoi e simili, silos, stive delle navi, container, depuratori, camere con aperture in alto, vasche, camere di combustione nelle fornaci e simili, canalizzazioni varie, camere non ventilate o scarsamente ventilate, luoghi anche all’aperto con accesso superiore, scavi profondi a sezione ristretta, ecc.
Si ricorda, inoltre, che il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro obbliga il datore di lavoro a provvedere affinchè:
a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di cui all’articolo 63, commi 1, 2 e 3 (requisito di salute e sicurezza);
b) le vie di circolazione interne o all’aperto che conducono a uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza;
c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
d) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate;
e) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento.
Per informazioni sui prossimi corsi di formazione in programma è possibile contattare gli uffici di Confartigianato imprese di Viterbo ai nr. 0761.337912–42.