“Bisogna far presto, per permettere alle imprese dei nostri territori di poter usufruire dei fondi per le aree interne: in ballo ci sono 5 milioni di euro, ma il tempo stringe e serve un intervento urgente”. Andrea De Simone, direttore di Confartigianato Imprese Viterbo, e Maurizio Aluffi, direttore di Confartigianato Imprese Rieti, scrivono ai parlamentari eletti nelle due province, Mauro Rotelli, Francesco Battistoni, Umberto Fusco, Gabriele Lorenzoni, Fabio Melilli, Paolo Trancassini, Alessandro Fusacchia, per chiedere un aiuto nello sblocco urgente degli impedimenti burocratici che impediscono ai comuni di far partire i bandi destinati ad aziende artigiane e commerciali.
Il Decreto Rilancio e la Legge di Bilancio, infatti, hanno sbloccato 210 milioni di euro a favore della ripresa delle attività economiche nelle aree interne. Si tratta di fondi destinati ai piccoli comuni che finanzieranno misure di sostegno alle attività artigiane e commerciali dei territori, con l’obiettivo di promuovere la crescita e l’occupazione in questi borghi, per dare futuro ad oltre dieci milioni di persone che ancora vivono nelle aree più periferiche del paese e contrastare la tendenza allo spopolamento.
Il Consiglio dei Ministri ha, pertanto, istituito un fondo di sostegno alle attività artigiane e commerciali, destinato ai Comuni per far fronte alle maggiori necessità di sostegno per questi settori manifestatesi a seguito dell’epidemia da Covid-19. Per Confartigianato si tratta di un primo importante passo per assicurare un livello maggiore di benessere e inclusione sociale dei cittadini di queste aree. Sono 62 i comuni del Reatino e 29 i Comuni della Tuscia che potranno accedere ai finanziamenti, per un totale complessivo di oltre 5 milioni di euro in tre anni del 210 stanziati in totale.
“Risorse, che, tuttavia, le amministrazioni dei nostri territori e le nostre imprese rischiano fortemente di perdere – spiegano De Simone e Aluffi -. Dopo la pubblicazione del Decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale, l’iter si è infatti arenato per una cattiva comunicazione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Corte dei Conti in merito all’utilizzo delle risorse destinate alle aree interne. Senza l’ok di quest’ultima, infatti, il Comuni non possono mettere a bando i contributi per il 2020, il tempo stringe e si rischia di gettare alle ortiche l’opportunità di dare respiro a tante imprese che ancora, e non senza estrema difficoltà, cercano di andare avanti tenendo vivi i nostri borghi”.
Nei giorni scorsi Confartigianato Viterbo, con la consulenza di Confartigianato Rieti, ha organizzato incontri con i sindaci dei Comuni interessati dallo stanziamento dei finanziamenti per le aree interne, i quali si sono detti molto preoccupati per il poco tempo a disposizione per i bandi e per la poca chiarezza sulle procedure. “Nell’interesse delle imprese che Confartigianato Rieti e Confartigianato Viterbo rappresentano, abbiamo chiesto ai parlamentari dei nostri territori un intervento per sbloccare una situazione paradossale che di fatto vanifica la ratio del provvedimento con cui il Governo ha stanziato risorse per le aree interne – concludono -. Il termine del 31 dicembre 2020, entro il quale vanno espletate le procedure per l’assegnazione della prima tranche di risorse, pena la perdita dei finanziamenti, è imminente. Amministrazioni e imprese hanno bisogno di maggiori certezze, pertanto abbiamo chiesto ai nostri rappresentanti in Parlamento di intervenire con estrema urgenza nelle sedi opportune per chiedere che si superi con esito immediato l’intoppo burocratico dell’utilizzo delle risorse sopra citate”.