“Una decisione inaccettabile, che penalizza ulteriormente un settore che così difficilmente riuscirà a riprendersi. Da ieri sera abbiamo ricevuto decine di telefonate di acconciatori e estetiste disperati: non è mettendo in ginocchio il settore benessere che si può pensare di arginare la diffusione del coronavirus”.
Il segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, Andrea De Simone, critica apertamente la scelta del Governo Conte, annunciata ieri sera nella conferenza stampa del premier, di rinviare al 1° giugno la riapertura dei centri di acconciatura ed estetica. “Una decisione illogica – continua de Simone –, dal 4 maggio al 1° giugno cosa ci sarà di diverso nei sistemi di protezione che gli imprenditori del settore sono pronti già da settimane ad attuare? Confartigianato ormai da diversi giorni ha elaborato e proposto al Governoproposte dettagliate per riaprire queste attività, facendo proprie le precise e scrupolose indicazioni delle autorità sanitarie su distanziamento, dispositivi di protezione individuale pulizia, sanificazione, sicurezza. Si tratta di investimenti importanti per queste imprese, che limitano le loro possibilità di ricavo dopo due mesi di inattività. Ma saranno necessari in ogni caso, sia che si apra il 4 maggio sia il 1° giugno: e allora perché tenerli chiusi ancora un mese?”.
“Nonostante la nostra disponibilità e la disponibilità delle nostre imprese ad attenersi scrupolosamente alle prescrizioni dell’Esecutivo nell’interesse della salute nazionale, sulle proposte per il settore benessere dal Governo Conte non abbiamo ricevuto nessuna risposta – conclude – .Poi da ieri sera scopriamo che la Fase2 per queste imprese potrà iniziare solo il 1° giugno, con ulteriori danni economici. Stavolta si tratta di una decisione inaccettabile, che con Confartigianato chiederemo immediatamente di rivedere accorciando i tempi di riapertura”.