“Una soluzione molto pericolosa per la tenuta delle piccole e micro e medie imprese italiane”. Così Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, commenta l’approvazione definitiva, avvenuta ieri da parte del Senato, del Decreto Legge 34/2019, il cosiddetto Decreto Crescita, che si occupa 10 di lavoro per ecografia efficientamento energetico e rischio sismico. In sintesi, il fatto è che si fanno lavori di riqualificazione energetica o antisismici, altrimenti chiedere, in alternativa alla detrazione fiscale dal 50% all’85% spalmabile in 10 anni, uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa Lavori. Sconto che l’impresa potrà farsi rimborsare dallo stato in un credito, in cinque anni.Inoltre, l’acquisto è garantito da crediti e acquisiti ai suoi fornitori di beni e servizi. Non potrà invece cederlo a istituti di credito e intermediari finanziari.
“Così come concepita, la norma produce un pericolo e importanza distinzione del mercato, che penalizza il sistema della casa meno strutturata e con minore capacità finanziaria – continua De Simone, sulla scia delle posizioni già pubblicamente assunte da Confartigianato in merito ad ecobonus e sismabonus – , prive della liquidità Necessaria annuncio Integrare lo sconto e della capienza fiscale Che servono per compensare il Credito di imposta. Centinaia di Piccole e medie imprese, also del Nostro territorio, restano Così tagliate fuori dal mercato: Saranno Loro un Pagare il Costo dell’intervento di efficientamento promosso dal governo “.
Secondo Confartigianato, che non intende abbandonare questa battaglia e che ha segnalato il caso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si rischia di creare un grande “supermercato di moneta virtuale” che verrà gestita da grandi gruppi industriali e dalle principali multiutility, oggi Nel settore della fornitura di prodotti e nell’offerta di servizi relativi all’ecobonus.
“In attesa del provvedimento attuativo del direttore dell’Agenzia delle Entrate, anche un seguito delle critiche già sollevate al riguardo qualche settimana fa, che erano state condivise dall’onorevole Mauro Rotelli – conclude De Simone -, faccio nuovamente appello ai parlamentari del nostro quanto riguarda la misura di una misura non praticabile, che rischia di alimentare una domanda impossibile da soddisfare se non uno scapito delle piccole e medie imprese “.