Decreto Ristori bis, nuove misure per le imprese colpite dalle restrizioni

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “Ristori 2” che contiene ulteriori misure a sostegno delle attività produttive che, a seguito del DPCM del 3 novembre 2020, subiscono una totale o parziale sospensione dell’attività. Il nuovo DL fa seguito al “Ristori 1” di qualche settimana fa con il quale sono state individuate misure di immediato ristoro in favore delle attività economiche che, a seguito del DPCM del 24 ottobre, hanno subito una totale o parziale limitazione delle attività.
Confartigianato Lazio era intervenuta sin da subito evidenziando come la scelta di basarsi, per l’individuazione delle misure sulla classificazione imposta dai codici Ateco non ricomprendeva tutte le attività che stavano subendo danni dalla sospensione o dalla chiusura delle attività.

A partire dall’esclusione del codice Ateco 56.10.20 relativo alle attività di “ristorazione senza somministrazione con preparazione dei cibi da asporto” che ricomprende, tra le altre, le attività di rosticcerie, friggitorie, pizzerie al taglio o altre attività che subivano un danno indiretto quali ad esempio le attività di trasporto con passeggeri quali autobus o altre attività connesse ai trasporti terrestri quali le centrali radiotaxi, o le attività di fotoreporter ed attività di riprese fotografiche, le attività delle lavanderie industriali. L’art. 1 del DL, oltre a prevedere 20 nuove attività che possono ottenere i contributi a fondo perduto, ha introdotto per le attività di gelaterie e pasticcerie, per i bar e per altri esercizi simili senza cucina, con sede operativa nella zona rossa e arancione, un ulteriore incremento del 50% rispetto alla percentuale di ristoro già prevista, arrivando quindi al 200% di ristoro di quanto già ottenuto ex art. 25 del Dl rilancio. Infine viene riconosciuto un nuovo contributo a fondo perduto per il 2021 per gli operatori con sede operativa nei centri commerciali, con estensione agli operatori delle filiere industriali del comparto alimentare e delle bevande interessate dalle misure restrittive del DPCM del 3 novembre. Il contributo sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate,  previa presentazione di istanza.

Tuttavia, ci sono ancora alcune attività che non rientrano tra quelle oggetto di ristori, ad esempio le sartorie per abiti da sposa e abiti da cerimonia, e pertanto sarà necessario prevedere un nuovo contributo a fondo perduto sulla falsariga dell’art. 25 del dl rilancio che possa avere come destinatari tutti i titolari di partita iva che hanno avuto un calo di fatturato in relazione ai mesi interessati dai nuovi provvedimenti restrittivi e possa essere ammessi al contributo solo in presenza di un calo significativo di fatturato rispetto al corrispondente periodo del precedente periodo di imposta.

Viene, inoltre, istituito un nuovo contributo a fondo perduto per i soggetti che alla data del 25 ottobre 2020 sono titolari di partita iva , svolgono attività nelle zone rosse, e sono ricomprese nell’allegato 2 del dl, quali ad esempio, gli istituti di bellezza, servizi di manicure e pedicure, le attività di tatuaggio e piercing, i servizi d tolettatura    per gli animali da compagnia.

Tra le altre misure contenute nel decreto:

  • Credito d’imposta sugli affitti commerciali

Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e sono nelle “zone rosse” si prevede  un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

  • Sospensione dei versamenti

Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre. Viene differita al 30 aprile 2021 la scadenza del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto Irap e Ires per i soggetti cui si applicano gli ISA per le attività delle zone rosse ed i ristoranti nelle zone arancioni

  • Cancellazione della seconda rata dell’IMU

È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle “zone rosse”, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

  • Sospensione dei contributi previdenziali

Per le attività previste dal decreto-legge Ristori vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre.

  • Misure  in materia di integrazione salariale

Sono previste altre 6 settimane di integrazione salariale per i lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del decreto

  • Finanziamento dei Fondi bilaterali (tra cui FSBA)

Le somme stanziate dal dl agosto per il finanziamento delle ulteriori 18 settimane di integrazione salariale possono essere utilizzate a copertura delle prestazioni erogate con causale COVID 19 fino al 12 luglio 2020

  • Bonus baby sitter e congedo straordinario

Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 % della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

  • Sostegno al terzo settore

Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

  • Trasporto pubblico locale

La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.