CORONAVIRUS – ANAP: “La morte di un anziano non vale meno di quella di un giovane”

L’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati), in questo contesto d’emergenza prodotta dal Covid-19, ritiene opportuno puntualizzare alcuni messaggi sbagliati e ribadire la necessità di ogni sforzo per tutelare la salute dei cittadini, in particolare di quelli che sono stati definiti più a rischio.

Il presidente nazionale ANAP, Guido Celaschi, respinge, in modo fermo, l’idea che spesso emerge dai mezzi di comunicazione di massa e da informazioni ufficiali, che il diffondersi del virus non è generalmente letale, ma che gli anziani e le persone che hanno gravi patologie sono sicuramente più a rischio. In questo modo si veicola un messaggio subliminale che invita a tollerare ed accettare le morti di questi pazienti come fatto ineluttabile, un concetto antropologicamente razzista e inaccettabile: sono morti, ma sono anziani! “Pur cogliendo il fatto che queste affermazioni sono volte a tranquillizzare la popolazione allarmata, è necessario ribadire che la vita a tutti i livelli e a tutte le età ha sempre un grande valore e deve essere salvaguardata” sottolinea Celaschi.

Esiste poi un’altra tipologia di persone a rischio: sono coloro che vivono situazioni fortemente drammatiche dal punto di vista psicologico, spesso in solitudine, sempre più intensa, anche rispetto ad alcune settimane fa. ANAP invita quindi familiari, amici, volontari e dirigenti dell’Associazione a intensificare la propria presenza – magari telefonica – e il proprio supporto nei confronti di queste persone rese sempre più fragili dalla situazione del momento.

È, inoltre, doveroso cogliere l’occasione per ringraziare coloro che si stanno adoperando per il bene della salute di tutti, nel tentativo di contenere e sconfiggere il Covid-19 e coloro che regalano un po’ del loro tempo libero a chi ha bisogno di aiuto, di vicinanza psicologica e morale. “Anche per questo motivo” – ricorda il Presidente Celaschi – “ANAP Confartigianato sta definendo una campagna per combattere il grande male della solitudine, che si affiancherà alla campagna sulla predizione dell’alzheimer e a quella sulla sicurezza degli anziani”.

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