Una statuina che incarna i valori del lavoro e della concreta operosità degli imprenditori artigiani e che rappresenta il loro contributo quotidiano alla rinascita di un’economia a misura d’uomo, come auspicato dal Manifesto di Assisi, specie dopo la tempesta Covid-19.
Ieri mattina il presidente e il segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, Michael Del Moro e Andrea De Simone, il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, e il direttore della federazione regionale Coldiretti Lazio, Sara Paraluppi, hanno consegnato al vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli, la statuina realizzata a mano dagli artigiani di Confartigianato in collaborazione con la Fondazione Symbola.
La scelta della statuina di quest’anno intende sottolineare la centralità dell’impresa che affronta nuove sfide per la crescita economica e sociale del Paese: il personaggio 2021 rappresenta, appunto, gli imprenditori impegnati a testimoniare la corrispondenza dei valori espressi con la loro creatività ai valori cristiani del lavoro e della solidarietà, “per una riconversione ecologica della nostra economia – ha detto Papa Francesco – affinché la tecnica, sia messa al servizio di un altro tipo di modello di sviluppo, più sano, più umano, più sociale e più integrale”.
Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando: con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti vogliono così portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il presepe è soprattutto la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra. Obiettivo dell’iniziativa è aggiungere ogni anno al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Le statuine 2021, realizzate in cartapesta dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, sono state distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai vescovi delle 226 diocesi italiane.
“Il personaggio del presepe donato al vescovo Fumagalli vuole essere l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati ogni giorno col loro lavoro a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità – commenta Andrea De Simone -. Celebriamo così la solidarietà e il coraggio dei tanti artigiani e piccoli imprenditori che ogni giorno, silenziosi, tengono duro con grande difficoltà per mantenere inalterata la qualità della produzione italiana”. “L’innovazione la tradizione si fondono per sottolineare l’importanza della nostra tradizione produttiva, del fatto a mano e del saper fare made in Italy – aggiunge Del Moro -. L’operosità delle piccole imprese viene celebrata in questo fine 2021 ancora gravato dalla pandemia come un segnale di speranza e rinascita”.
“Le filiere italiane dell’agroalimentare sono state in grado di resistere e ripartire con ancora maggiore slancio – dice Pacifici -, grazie agli agricoltori e agli allevatori che non si sono mai fermati assicurando le forniture dei prodotti alimentari nonostante le difficoltà legate all’emergenza da Covid-19. Ciò è stato possibile unendo tradizione e innovazione, rappresentate dalla statuina del presepe 2021, e avendo la capacità e il coraggio di investire anche nella sostenibilità ambientale”.
Monsignor Lino Fumagalli, nell’accogliere nei suoi uffici i rappresentanti delle associazioni che gli hanno consegnato la statuina del presepe 2021, ha espresso gratitudine per il gesto. “Apprezzo il lavoro svolto da Confartigianato e Coldiretti e invito a investire sulla formazione reale per sostenere i settori di interesse – afferma il vescovo della diocesi di Viterbo -. E’ importante poterne incontrare i responsabili, sensibilizzare, costruire una sinergia per offrire piccole opportunità alle aziende e alle famiglie soprattutto in questa fase difficile. La mia proposta è una tavola di lettura della situazione già a partire dal prossimo gennaio, coinvolgendo poi le istituzioni per dare un senso di speranza e fiducia alle persone”.