“Finalmente un importante risultato, per cui Confartigianato si è battuta per mesi, sollecitando il Governo a trovare adeguate soluzioni e interloquendo direttamente coi vertici dell’Agenzia delle Entrate, è stato raggiunto: ieri sera l’Agenzia stessa ha emanato una circolare a commento delle modifiche introdotte dal dl Aiuti-bis in materia di solidarietà passiva del cessionario o fornitore che acquisisce crediti d’imposta scaturenti dai bonus edilizi”. Lo annuncia Michael Del Moro, presidente di Confartigianato Imprese di Viterbo.
Si tratta di un passaggio essenziale per sbloccare i crediti incagliati delle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura e, più in generale, per far sì che, garantendo maggiori certezze agli operatori, possa ripartire il “mercato” dei crediti fiscali.
“Tale circolare fornisce dettagliati chiarimenti finalizzati a eliminare le incertezze sulle corrette condotte che gli operatori, in primis gli istituti di credito, devono porre in essere per evitare contestazioni in merito a un’eventuale loro responsabilità solidale – spiega Del Moro -. Secondo l’Agenzia, il dolo ricorre quando il cessionario è consapevole dell’inesistenza del credito, mentre la colpa grave ricorre ‘quando il cessionario abbia omesso, in termini “macroscopici”, la diligenza richiesta, come, ad esempio, nel caso in cui l’acquisto dei crediti sia stato eseguito in assenza di documentazione richiesta a supporto degli stessi’. La circolare precisa poi che i cessionari non sono tenuti a effettuare la medesima istruttoria già svolta dalla banca a condizione che la banca cedente consegni al correntista-cessionario tutta la documentazione idonea a dimostrare che la stessa ha osservato la necessaria diligenza. La cessione dei crediti ai correntisti libera capacità fiscale in capo alle banche che potranno ritornare a operare sul mercato”.
La circolare, inoltre, ha fornito importanti indicazioni, frutto anche delle ulteriori sollecitazioni avanzate da Confartigianato nei confronti dell’Agenzia delle entrate, sulla possibilità di correggere gli errori commessi nella compilazione della comunicazione per l’esercizio dell’opzione per la cessione del credito relativo alla detrazione spettante in relazione agli interventi edilizi o per il c.d. “sconto sul corrispettivo”, indicandone le relative modalità. E’, infatti, stata riconosciuta la possibilità di avvalersi della ‘remissione in bonis’ da parte di chi, avendo tutti i requisiti richiesti dalla norma per beneficiare della detrazione fiscale, non ha presentato la comunicazione di opzione relativa alle spese sostenute entro gli ordinari termini, vale a dire il 16marzodell’annosuccessivoal sostenimento della spesa”.
“Tali indicazioni sono il risultato di interlocuzioni tecniche serrate che Confartigianato ha avviato con l’Agenzia delle entrate da diversi mesi – conclude Del Moro -. Un’attività di confronto improntata alla volontà di far ripartire il settore che sottolinea ancora una volta l’unicità del lavoro di rappresentanza sindacale svolto dalla nostra Confederazione”.