Dalla crisi sono uscite imprese di autotrasporto merci che continuano a lottare per essere competitive. E oggi la sfida della competitività, della redditività e della dignità si vince puntando anche sulla sostenibilità ambientale e sulla riqualificazione delle imprese nella filiera logistica. Sono questi i temi che hanno dominato la convention nazionale di Confartigianato Trasporti organizzata a Roma il 13 settembre e che ha riunito dirigenti e funzionari territoriali, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, partners ed operatori del settore.
Ai lavori, introdotti dal segretario di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte, è intervenuto Filippo Ribisi, vice presidente di Confartigianato, che alla Convention ha portato il saluto della Confederazione e che ha detto “bisogna riaccendere i motori del trasporto merci”. Per farlo il presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani sollecita al nuovo Governo continuità di impegno su più fronti. A cominciare dagli incentivi per rinnovare il parco veicolare e ridurre l’impatto ambientale favorendo la transizione ecologica del settore. “Non possiamo permetterci – ha detto Genedani – di perdere le risorse che abbiamo ottenuto negli ultimi anni. Ma servono anche controlli severi e mirati per contrastare la concorrenza sleale degli operatori irregolari, così come una semplificazione delle regole. Noi subiamo le inefficienze di tutta la filiera del trasporto: per reagire e trovare soluzioni dobbiamo fare più squadra sia nel Sistema associativo sia come autotrasportatori sul mercato”.
A rassicurare il presidente Genedani sugli impegni del Ministero dei Trasporti è intervenuta alla convention la presidente dell’Albo nazionale autotrasporto Maria Teresa Di Matteo. “Il Ministero è da sempre al fianco delle imprese e collabora con le associazioni che le rappresentano” ha detto Di Matteo citando le verifiche sulla regolarità delle imprese, le risorse e i progetti dedicati alla formazione professionale. “Ma la vera sfida – ha sottolineato la dirigente del Ministero – consiste nel rinnovo del parco veicolare con la rottamazione dei vecchi automezzi e l’acquisto di nuovi. Per il 2019 è stato disciplinato lo stanziamento di 25 milioni di euro di contributi per l’acquisto di veicoli Euro6 e a trazione alternativa. Si tratta di somme che vanno implementate insieme con le misure ferrobonus e marebonus”. La presidente dell’Albo autotrasporto ha inoltre assicurato la presenza del Ministero in tutte le sedi in cui si discuterà il Pacchetto Mobilità per rappresentare le aspettative delle imprese di autotrasporto ed ha sottolineato l’impegno a lavorare insieme con Confartigianato per sostenere il settore, che ha definito “trainante di tutta l’economia nazionale”. A certificare il peso dell’artigianato nell’autotrasporto (49.195 imprese con 108.615 addetti) è stato Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, il quale ha messo in evidenza le tendenze del settore.
La questione ambientale e il ruolo dell’autotrasporto merci sono stati al centro dell’intervento di Emanuele Peschi, del Dipartimento sostenibilità ambientale dell’Ispra, il quale, nel sottolineare che il trasporto merci non è la fonte più inquinante, ha invitato le imprese a investire in conoscenza, nuove tecnologie, massima collaborazione tra settori della filiera. E proprio i protagonisti della filiera del trasporto – committenti, logistica, costruttori, vettori – hanno portato la loro testimonianza alla Convention: Riccardo Stabellini (Barilla), Roberto Alberti (CIS), Franco Fenoglio (Scania), Andrea Salani (Punto Uno). Dal dibattito, coordinato da Stefano Zunarelli, ordinario di Diritto dei trasporti all’Università di Bologna e moderato dal giornalista Massimo De Donato, sono emersi criticità e ambiti di possibile collaborazione.