Atto tra Governo e imprese per saldare i debiti della Pubblica amministrazione

Il Governo vuole accelerare il pagamento dei debiti accumulati dalle Pubbliche amministrazioni verso le imprese. Dal 21 luglio l’impegno a saldare rapidamente le fatture è scritto nero su bianco in un protocollo che porta la firma di tutti i protagonisti di questa vicenda: il Governo, gli imprenditori, le banche, gli enti locali. Per Confartigianato e Rete Imprese Italia l’accordo è stato siglato dal Presidente Giorgio Merletti. Niente più scuse e ritardi, quindi: i 60 miliardi di arretrati che la Pubblica Amministrazione deve agli imprenditori fornitori di beni e servizi andranno pagati entro il 2014. O, almeno, questo è l’obiettivo dichiarato dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan durante la firma dell’intesa, avvenuta nella sede del Dicastero di via XX Settembre. Il Protocollo impone a tutti di fare la propria parte per accelerare i pagamenti. Il Governo dovrà mettere sul piatto nuove risorse, allentando i vincoli del patto di stabilità, affinché gli enti pubblici locali (Regioni, Province, Comuni) possano saldare le fatture. Dal canto loro, le banche dovranno agevolare la cessione del credito assistito dalla garanzia dello Stato. Novità per le imprese che potranno presentare l’istanza di pagamento direttamente sulla piattaforma elettronica per la gestione telematica delle certificazioni dei crediti. Una procedura che potrà essere effettuata anche con l’assistenza delle Associazioni di rappresentanza. Se l’Ente pubblico debitore non darà risposte entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta, potrà scattare la procedura di nomina di un commissario ad acta per accelerare i pagamenti. Queste novità consentiranno di fare luce sull’entità dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese e non ancora estinti. Ad oggi le risorse stanziate dal Governo nel 2013 e nel 2014 ammontano a quasi 57 miliardi, di cui 30 miliardi sono stati girati agli Enti debitori e 26 miliardi sono stati erogati alle imprese creditrici. Insomma, il meccanismo si è messo in moto e il Governo si è impegnato a controllare che tutto funzioni. Ma il Presidente Giorgio Merletti mette in guardia: la pazienza degli imprenditori è ai limiti, non ne possono più di annunci. “Vigileremo sul rispetto degli impegni contenuti nel Protocollo. Se lo Stato pretende dei contribuenti virtuosi, a loro volta le pubbliche amministrazioni devono essere virtuose nei confronti dei cittadini”. E il leader di Confartigianato rimane convinto che il sistema più semplice per pagare sia quello della compensazione secca, diretta e universale tra debiti delle imprese verso lo Stato e i debiti dello Stato verso le imprese. Purtroppo, però, come accade per molte cose in Italia, la soluzione più semplice ed efficace è quella meno praticata.