Il sindacato pensionati di Confartigianato sulla decisione dell’Istituto di non spedire più Cud e Obis M

 

  Viterbo, 4 marzo 2013  
 

«L’Inps disorienta i pensionati e gli anziani con un’iniziativa unilaterale che scarica su Caaf e patronati ulteriori oneri burocratici»

«Non si possono scaricare i costi della spesa pubblica sui pensionati, facendogli mancare un servizio doveroso ed insostituibile. I pensionati saranno costretti a richiedere il modello Cud, per presentare la dichiarazione dei redditi, soltanto attraverso una complessa procedura telematica che comunque richiede l’uso di un computer. Molti anziani però non sono pratici o non lo possiedono affatto. Anche il modello Obis M, nel quale vengono specificate e analizzate le voci che compongono la pensione, non sarà più inviato per posta, ma sarà scaricabile solo tramite il sistema informatico Inps. È assurdo che i pensionati non ricevano più direttamente nessuna notizia che riguarda l’assegno di cui godono».

L’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap), il sindacato pensionati di Confartigianato, commenta così la decisione dell’INPS dettata dalla spending review della legge di stabilità.

«Questo modo di operare – si prosegue – è peraltro unilaterale e non concordato con le Organizzazioni sindacali, reca danni ai pensionati che saranno costretti magari a pagare per avere un servizio che prima era gratuito. Inoltre verranno scaricati altri oneri fiscali e burocratici sulle nostre strutture assistenziali, quali Caaf Confartigianato e patronato Inapa, che svolgeranno come sempre un ruolo fondamentale a sostegno dei pensionati, ma rischiano la paralisi degli uffici per sovraffollamento. Speriamo che in tempi brevi l’Inps torni a concertare con tutte le forze sociali temi ed operazioni cosi rilevanti e che si possa trovare una soluzione che vada a favore dei pensionati e degli anziani».

 

 

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