Idee, innovazioni, tecnologie, tendenze: tutto questo nella quarantesima edizione di Sigep 2019, il Salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, svoltosi dal 19 al 23 gennaio a Rimini. Una rassegna dedicata ai professionisti che anticipa trend e svela le ultime novità delle filiere in esposizione. Oltre 200mila visitatori provenienti da 185 paesi del mondo (Germania Spagna e Francia in testa seguite da Polonia e Inghilterra, ma anche da Usa, Russia e Cina) sei padiglioni per 1250 espositori 129mila metri quadri di esposizione: Sigep significa la miglior offerta internazionale su materie prime, ingredienti, tecnologie e attrezzature, arredamento e servizi. Una cinque giorni che mette in luce le eccellenze mondiali di gelateria, pasticceria, panificazione e caffè, proponendo nuovi format e soluzioni per il business delle aziende. Come ogni anno, i maestri pasticceri Katia e Virginio Casantini, artigiani del gusto titolari dell’omonima pasticceria viterbese, e Federico Rossi, maestro pasticcere della Pasticceria Polozzi, hanno partecipato a Sigep 2019, scoprendo le novità della quarantesima edizione.
“Il primo aspetto che salta agli occhi è l’enorme partecipazione, aumentata rispetto agli anni precedenti – spiega Virginio Casantini -. Nei periodi immediatamente a ridosso della crisi, alcuni padiglioni restavano vuoti, adesso ogni spazio è riempito. Quest’anno è stato inserito anche il caffè, a cui è stato dedicato un intero settore. Per quanto riguarda trend e novità, c’è una sempre maggiore attenzione al gluten free e al vegan, intesa come risposta ad una crescente fetta di mercato che presenta intolleranze alimentari, ma nei nostri punti vendita prodotti di questo genere sono disponibili ormai da tempo, a dimostrazione che spesso il trend significa semplicemente seguire la richiesta del mercato. Ho notato anche molto interesse attorno alle farine alternative, con accostamenti particolari come cacao e semi di lino”. Per restare competitivi sul mercato è sempre più necessario completare l’offerta dei prodotti con la cura dei servizi. “Abbiamo preso contatti con diverse aziende per valutare forniture di materie prime, macchinari e materiali – aggiunge Katia Casantini -. Al Sigep è possibile prendere spunti anche sul confezionamento, sui colori di tendenza, a cominciare dalla Pasqua 2019, che quest’anno sarà più alta, per finire con le anticipazioni per il prossimo Natale. L’innovazione nel nostro mestiere è importante, ma deve procedere di pari passo con la tradizione, perché al vertice delle tendenze restano sempre salde l’affidabilità e la riconoscibilità del prodotto artigianale di alta qualità”.
“Ammetto che quest’anno la visita al Sigep è stata più breve del solito – svela Federico Rossi -, mi sono concentrato soprattutto su prodotti che potessero migliorare l’offerta che già proponiamo. Come il caffè, per esempio: l’estrazione a freddo, che ha molte particolarità, ci interessa molto, valuteremo di introdurlo nella nostra caffetteria. E poi il gelato, con la scoperta di materie prime diverse e gusti nuovi, soprattutto per ciò che concerne le diverse varietà del cioccolato: c’è molta differenza tra un gusto cacao semplice e un gusto cioccolato vero e proprio. Qui le possibili combinazioni sono infinite, agevolate anche da nuove tecniche di lavorazione che mirano ad esaltare al massimo l’impiego delle materie prime e a permettere quindi al cliente di apprezzare il mix di gusto e la qualità degli ingredienti”.
“Le nostre aziende sono sempre attente alle novità del mercato, provenienti come in questo caso da ogni parte del mondo – commenta in chiusura Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo –. Il Sigep è l’hub internazionale principale del comparto foodeservice dolce e la presenza all’esposizione dei maestri pasticceri viterbesi di Confartigianato dimostra quanta cura ci sia dietro alla realizzazione dei prodotti che offrono. Un impegno certamente ripagato dal gradimento di una clientela sempre più esigente ma che sa riconoscere la qualità dell’alta pasticceria di Casantini e Polozzi”.