La provincia di Viterbo medaglia d’argento nella crescita delle imprese digitali italiane. Lo rivela un’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese su dati Unioncamere – Infocamere, secondo il quale la Tuscia, nel triennio 2015-2018, ha fatto registrare un aumento di aziende digitali del +19,1%. Al primo posto Rieti, col +24,1%, mentre il gradino più basso del podio spetta a Ragusa col +18%.
Al secondo trimestre 2018 si contano in Italia 125.424 imprese operanti nei settori dei servizi internet, realizzazione di portali web, produzione software e commercio elettronico, di cui 10.601 sono artigiane, pari all’8,5% delle imprese digitali. L’analisi settoriale del rapporto evidenzia che le imprese artigiane digitali si concentrano in due comparti, mentre i restanti due rappresentano solo l’1,3% del totale: in particolare il 53,0% delle imprese digitali si occupa di produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (5.614 imprese) e un ulteriore 45,8% elabora dati, fa attività di hosting e attività connesse e si occupa di portali web (4.851 imprese). In questi due comparti è inoltre più elevato il peso dell’artigianato sul totale imprese digitali: a fronte di una quota media dell’8,5% si sale, infatti, all’11,3% nella produzione di software, consulenza informatica e attività connesse ed al 10,3% nella elaborazione dei dati, hosting e attività connesse e portali web.
Nell’ultimo anno le imprese digitali crescono del 3,4%, aumento nettamente più intenso rispetto alla lieve crescita del +0,2% del totale delle aziende: nel caso dell’artigianato, le attività digitali crescono dell’1,9% in controtendenza rispetto al calo dell’1,3% del totale delle imprese artigiane. La maggior dinamicità del digitale si conferma anche nel lungo periodo: negli ultimi tre anni (2015-2018), infatti, le imprese digitali crescono dell’8,7%, più del +0,8% del totale delle imprese, e per l’artigianato si rileva una crescita delle imprese digitali del 2,8%, anche in questo caso in controtendenza rispetto al -3,9% del totale di quelle artigiane.
L’analisi del trend di lungo periodo sul territorio evidenzia nel triennio 2015-2018 un aumento generalizzato ad eccezione della Valle d’Aosta (-4,6%): primeggia la Campania, che cresce del 15,7%, seguita da sei regioni con crescita a doppia cifra cioè il Lazio con il 11,2%, la Basilicata con il 11,1%, il Trentino-Alto Adige con il 11,0%, le Marche con il 10,9%, il Molise con il 10,8% e la Puglia con il 10,5%. L’analisi dei dati provinciali mostra che nel triennio in esame in 38 province le imprese digitali crescono più della media nazionale (+8,7%) e 31 registrano aumenti a doppia cifra: Rieti (+24,1%), Viterbo (+19,1%), Ragusa (+18%), Ascoli Piceno (+17,9%), Lecce (+17,8%), Campobasso (+17,6), Napoli (+17,4), Frosinone (+17%), Enna (+15,3%), Benevento e Caserta (entrambe +15%), Avellino (+14,9%), Bolzano (+14,6%), Rimini (+14,3%), Chieti e Crotone (entrambe +13,8%), Foggia (+13,3%), Caltanissetta e Macerata (entrambi con + 12,5%), Taranto (+11,9%), Salerno (+11,7%), Potenza (+11,6%), Milano (+11,2%), Cremona (+10,8%), Roma (+10,7%), Bergamo (+10,6%), Cosenza (+10,5%), Palermo (+10,3%), Grosseto (+10,2%), Matera (+10,1%) e Ancona (+10%).
“Un segnale incoraggiante ed esplicativo della situazione attuale – commenta Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo –. Il dato riguardante la nostra provincia dimostra, infatti, che le imprese viterbesi artigiane, anche grazie al supporto di Confartigianato, hanno saputo cogliere le opportunità dell’innovazione e si sono sapute sviluppare. Nuove tecnologie e tradizione del saper fare – conclude – si fondono in imprese artigiane digitali capaci di stare al passo della progressiva digitalizzazione dell’economia italiana, sostenuta dagli incentivi previsti da Impresa 4.0”.