Piccola guida per la corretta gestione dei Rifiuti Speciali

 

  Viterbo, 17 giugno 2013  
 

I Rifiuti Speciali sono la principale tipologia di rifiuti prodotta dalle imprese che, ignare delle responsabilità caricate loro dalla normativa ambientali, spesso ritengono di non produrre alcun rifiuto speciale, quindi di non avere alcuna responsabilità nella loro gestione, o, peggio, si affidano ciecamente ai trasportatori e agli impianti per il trattamento dei rifiuti.

Il rifiuto si classifica in funzione dell’attività che lo ha generato quindi mentre i rifiuti prodotti in ambito domestico, dalle attività di spezzamento delle strade, sono rifiuti urbani, quelli prodotti da attività imprenditoriali (attività agricole, agro-industriali, di demolizione, costruzione, industriali, artigianali, commerciali, di servizio, di gestione rifiuti e attività sanitarie) vanno considerati come rifiuti speciali. Essendo diversi da quelli urbani per composizione chimica e merceologica, i rifiuti speciali devono essere gestiti nel pieno rispetto dell’ambiente e della normativa. La gestione avviene in conformità alle disposizioni di legge e affidandosi a operatori specializzati del settore in possesso, oltre alle capacità tecniche, delle autorizzazioni rilasciate dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali per quanto riguarda i trasporti e dalla Provincia per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti.

Sono cinque le operazioni indicate dalla norma che l’impresa produttrice deve compiere per poter gestire correttamente i propri rifiuti:
    Caratterizzazione del rifiuto: la caratterizzazione dei rifiuti deve essere operata dal produttore che, avendo a disposizione le conoscenze tecniche dei processi dei beni dai quali scaturiscono i rifiuti e possedendo le schede tecniche delle materie impiegate, è il soggetto più indicato per attribuire il codice CER. La caratterizzazione comporta anche l’identificazione di eventuali caratteristiche di pericolo; inoltre, in alcuni casi, alla caratterizzazione merceologia deve essere affiancata anche l’analisi chimica.
    Individuazione del trasportatore e del destinatario dei rifiuti: sempre al produttore spetta, oltre all’individuazione di entrambe le figure, assicurarsi che siano in regola con le autorizzazioni, che l’automezzo che procede al ritiro sia quello indicato sul formulario e che l’impianto di destinazione sia idoneo al ritiro e al trattamento del rifiuto. Si rammenta che la responsabilità ricade sempre sul produttore del rifiuto e che in caso di illecito è soggetto a sanzioni amministrative e penali.
    Emissione del formulario: la produzione del formulario ha una sua responsabilità intrinseca; al produttore spetta la responsabilità della corretta composizione dello stesso e l’apposizione della firma per l’assunzione delle stesse responsabilità.
    Accertarsi che il rifiuto sia giunto a destinazione: il produttore deve assicurarsi che il rifiuto sia giunto a destinazione e chiedere al trasportatore la consegna della quarta copia del formulario recante l’accettazione dello stesso.
    Effettuare le dovute registrazioni sul registro di carico e scarico: nel caso in cui rientri tra i soggetti obbligati.

La gestione dei rifiuti speciali è spesso sottovalutata e gestita approssimativamente con la conseguente esposizione a pesanti sanzioni. Una corretta gestione, invece, oltre ad essere una risorsa per l’azienda, rappresenta anche una garanzia di sicurezza per il produttore. Affrontare la spesa di gestione è un investimento sull’immagine dell’impresa che acquista competitività.

 

 

Questo elemento è stato inserito in News. Aggiungilo ai segnalibri.