Alimentazione, l’etichettatura è legge

 

  Confartigianato Alimentazione: “Dopo oltre un decennio di battaglie l’etichettatura degli alimenti è finalmente legge!”

La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato definitivamente  all’unanimità in sede legislativa le “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari”, a conclusione di una battaglia durata oltre dieci anni.
Un provvedimento atteso soprattutto dai consumatori che si dichiarano in Europa e soprattutto in Italia “attenti” all’origine dei prodotti. Un provvedimento fortemente voluto dagli imprenditori artigiani del settore agroalimentare interessati a difendere e a rendere visibile la qualità della produzione delle eccellenze “made in Italy”.
“Conoscere l’origine dei prodotti – sottolinea la Dirigenza di Confartigianato imprese di Viterbo – è fondamentale per i consumatori italiani ed europei. Da una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato condotta su dati Eurobarometro risulta che 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 129 milioni di persone, sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. Una propensione che cresce proprio per i prodotti alimentari: il 43% dei cittadini dell’Ue, infatti, acquistano gli alimenti influenzati dalla consapevolezza della provenienza dei prodotti. L’attenzione all’origine dei prodotti in Italia riguarda circa 25 milioni di persone”.
“Aspettative che però rischiano di essere disattese”, concludono i vertici dell’Associazione provinciale. C’è infatti il rischio che l’Europa bocci l’iniziativa italiana, in contrasto con la direttiva etichettatura 2000/13/CE che prevede l’indicazione dell’origine solo a titolo volontario per la generalità dei prodotti, mentre per altri – tra cui ortofrutta, carni bovine e di pollo, uova, miele, prodotti ittici freschi -tale indicazione è già obbligatoria. “Potrebbe ripetersi – ribadisce la Dirigenza di Confartigianato – quanto successo per la tracciabilità dei prodotti tessili con la legge Reguzzoni-Versace i cui decreti attuativi sono stati bocciati, proprio in questi giorni, da alcuni Stati Membri e rispediti in Italia per ulteriori modifiche”.

 
     

 

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