La manovra di bilancio 2019 incentiva l’innovazione e l’export delle piccole imprese

Innovazione, accesso al credito, export: la Legge di bilancio 2019 dedica misure ad hoc a questi tre aspetti fondamentali dell’attività delle piccole imprese. Le sollecitazioni di Confartigianato sono state recepite con la conferma di strumenti particolarmente graditi ai piccoli imprenditori. A cominciare dal rifinanziamento della Nuova Sabatini per facilitare l’acquisto a tassi agevolati di macchinari, impianti e attrezzature che rientrano nel piano Impresa 4.0. Una misura che punta sul’’innovazione e che per le piccole imprese vale 32 milioni di euro l’anno nel triennio 2019-2021.

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Una spinta per favorire l’accesso al credito delle piccole imprese arriva poi dai contributi per la patrimonializzazione dei Consorzi fidi. Anche in questo caso si tratta di una misura da tempo attesa da Confartigianato.

“I Confidi – spiega Bruno Panieri, direttore delle Politiche economiche di Confartigianato – sono stati fondamentali durante il periodo della crisi per sostenere l’accesso al credito delle piccole imprese. Hanno anche sofferto molto dal punto di vista patrimoniale perché hanno assorbito molte sofferenze che ne hanno compromesso i livelli di patrimonializzazione. Per questo avevamo già salutato molto favorevolmente l’intervento della Legge di bilancio 2014 che stanziava risorse a sostegno della patrimonializzazione dei consorzi fidi. Accogliamo ancor più favorevolmente la misura della manovra 2019 che ha indirizzato le risorse residue avanzate da quel primo intervento di patrimonializzazione rimettendole ancora una volta a disposizione del sistema dei Confidi”.

Il pacchetto incentivi della manovra contiene risorse anche per promuovere il made in Italy e attrarre investimenti esteri nel nostro Paese. Per le piccole imprese il valore di queste misure si attesta  su 22 milioni di euro l’anno per il periodo 2019-2021.

Altri incentivi, questa volta per far nascere imprese nel Mezzogiorno, arrivano dall’ampliamento del piano Resto al Sud: i finanziamenti agevolati per aprire l’azienda sono stati aumentati e possono essere richiesti da chi ha fino a 46 anni, mentre finora il limite di utilizzo era fissato a 36 anni di età.