Le assunzioni attivate dai datori di lavoro del settore privato nei primi quattro mesi del 2020 sono state 1 milione e 493 mila. “Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-39%) ed è risultata particolarmente rilevante nel mese di aprile (-83%), ancor più del mese di marzo (-45%) per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e le conseguenti restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali) nonché la più generale caduta della produzione e dei consumi”. Lo rileva l’Inps nel suo Osservatorio sul precariato. L’Istituto spiega come tutte le tipologie contrattuali siano state interessate ma “in maniera nettamente accentuata” ciò vale per le assunzioni con contratti di lavoro a termine”.
La differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni in termini tendenziali, il cosiddetto saldo annualizzato delle posizioni di lavoro, è “divenuto negativo a febbraio (-29.000) ed è rapidamente aumentato a causa della caduta dell’attività produttiva conseguente all’emergenza sanitaria, passando a -279.000 a marzo e raggiungendo, a fine aprile, il valore di -610.000 posizioni di lavoro, rispetto al 30 aprile 2019”. Così l’Inps nel suo Osservatorio. “L’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato ad aprile 2020 è risultato pari a -499.000”, viene spiegato.