Sconto in fattura sull’ecobonus ammesso soltanto per gli interventi “di ristrutturazione importante di primo livello” per le parti comuni degli edifici condominiali e con un importo pari o superiore a 200 mila euro. Così cambia il meccanismo previsto dall’articolo 10 del Decreto Crescita che Confartigianato, in questi mesi, ha duramente contestato. Un emendamento approvato il 12 dicembre dalla Commissione Bilancio del Senato nel corso dell’esame della manovra economica, limitando l’applicazione dello sconto in fattura ai grandi lavori, ne attenua gli effetti distorsivi della concorrenza ed evita l’impatto penalizzante per gli artigiani e le piccole imprese.
Un risultato importante per la battaglia che la Confederazione ha condotto nei confronti del Governo e del Parlamento, denunciando le gravi conseguenze dello sconto in fattura per le migliaia di piccole imprese del sistema casa (costruzioni, installazione impianti, serramenti) che non dispongono della capacità finanziaria per anticipare lo sconto al cliente e non sono in grado di sopportare l’onerosità dell’operazione di cessione del credito.