Dl Energia, Confartigianato ringrazia l’onorevole viterbese Mauro Rotelli per gli emendamenti presentati, che vanno in direzione del sostegno ad aziende e famiglie.
I rincari dell’energia, è purtroppo cosa nota, si sono abbattuti sulle piccole imprese con un peso insostenibile, aggravato dalla guerra in Ucraina. Nel primo trimestre 2022, un chilovattora di energia elettrica, per la sola materia prima, è costato a una micro impresa il 360% in più rispetto all’anno scorso e un metro cubo di gas naturale il 336% in più. Il prezzo del gasolio alla pompa ha subito un aumento tendenziale del 45,1% al 10 marzo, con un’impennata del 20% dal 22 febbraio ad oggi. Ben venga, pertanto, la riduzione imposta dal DL Energia, seppur temporanea.
“L’azione dell’onorevole Rotelli – spiega Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo – va nella stessa direzione della Confederazione, che ha richiesto non solo di mantenere le apprezzabili misure di sostegno diretto alle imprese, ma anche di consentire alle piccole imprese di accedere al credito d’imposta per energia e gas previsto per le aziende energivore, sollecitando l’impegno a costruire le condizioni per una progressiva autosufficienza, diversificando le fonti di approvvigionamento energetico, ampliando la produzione nazionale anche puntando sulle energie rinnovabili e sui sistemi di generazione distribuita”.
A questo proposito, Confartigianato contesta l’eliminazione dal Dl Energia del fondo per promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le PMI. E di aver introdotto misure per la riduzione dei costi del carburante solo temporanee e non strutturali. “Le imprese del trasporto merci sono state costrette addirittura a spegnere i motori per non lavorare in perdita a causa dei rincari vertiginosi del gasolio – conclude De Simone -. E’ indispensabile introdurre un credito d’imposta sul prezzo industriale del gasolio, misura straordinaria per calmierare il maggior costo del carburante e garantire a migliaia di operatori dell’autotrasporto di recuperare almeno una quota dei maggiori costi. Su questo siamo certi che le nostre istanze saranno fatte valere nelle sedi parlamentari”.