Decreto Rilancio – Bonus Vacanze, Superbonus 110%, taglio del cuneo fiscale e nuova stretta sui pagamenti: ecco cosa cambia dal 1° luglio 2020

Dal primo luglio sono scattate alcune misure messe in campo per aiutare l’economia dopo l’emergenza coronavirus.  Per i dipendenti arriva il taglio del cuneo fiscale, che si traduce in un aumento in busta paga fino a 100 euro in più al mese. Il tetto dei contanti scende da 3.000 a 2.000 euro mentre una nuova riduzione dovrebbe arrivare all’inizio del 2022 con il ritorno della soglia a 1.000 euro. Obbligo per i professionisti di accettare pagamenti con pos e carta di credito e superbonus al 110% per chi decide di ristrutturare. Una busta paga più pesante per 16 milioni di lavoratori dipendenti, qualche soldo in più anche per chi ha come benefit l’auto aziendale ecologica. E bonus per le vacanze a patto di scegliere un luogo di villeggiatura in Italia. Sono alcune delle novità che scattano dall’1 luglio, misure messe in campo per aiutare l’economia a rialzarsi dopo l’emergenza coronavirus. Per pagare diventa più facile usare carte e bancomat, visto che i contanti si potranno usare di meno (il tetto scende da 3mila a 2mila euro) e i commercianti avranno uno sconto fiscale sulle commissioni .

BONUS VACANZE Dal primo luglio si potrà usufruire del bonus vacanza, optando per una vacanza incentivata dallo Stato in Italia . Le famiglie con Isee entro i 40mila euro (che ora si può fare anche precompilata sul sito dell’Inps) potranno chiedere un bonus da 500 euro se il nucleo è di almeno 3 persone, 300 con 2 persone e 150 euro per i single, per pagare strutture ricettive come alberghi, b&b o campeggi. L’80% del bonus si tradurrà in uno sconto immediato, il resto arriverà come detrazione con la dichiarazione dei redditi. Il bonus viene erogato attraverso IO, la app per i servizi pubblici, cui si accede con Spid o carta d’identità digitale, che genererà un codice qrcode da presentare alle strutture che aderiscono all’iniziativa .

SUPERBONUS Per chi punta a ristrutturare casa la data per far partire i lavori resta sempre il primo luglio, momento dal quale scatterà il superbonus al 110%. Lo sconto fiscale, spalmato per 5 anni, vale per la riqualificazione energetica degli edifici e per la messa in sicurezza anti-sismica. Se le opere riguardano i condomini ci deve essere o la coibentazione dell’edificio e/o la sostituzione della centrale termica con una ad alta efficienza . Se riguardano unità indipendenti servono comunque coibentazione e/o sostituzione della caldaia ma, secondo il decreto, sono esclusi seconde case ed edifici non residenziali. Le altre opere di efficientamento sono agevolate solo insieme agli interventi già elencati. Il credito d’imposta, novità introdotta sempre con il decreto Rilancio, si potrà cedere a terzi, comprese banche e finanziarie .

CUNEO FISCALE Per chi è dipendente dall’1 luglio scatta anche il taglio del cuneo fiscale, finanziato con l’ultima manovra, che si traduce in un aumento in busta paga fino a 100 euro in più al mese (600 euro nel 2020, 1200 euro a regime) . Per chi già beneficiava del bonus Renzi (tra 8mila e 24mila euro di reddito) l’importo passa così da 80 a 100 euro al mese, che andranno anche a chi ha redditi tra 24 e 28mila euro. A chi ha redditi tra 28mila e 40mila euro sarà invece riconosciuta una detrazione che cala fino ad azzerarsi dai 40mila euro in su. I dipendenti cui dall’1 luglio sarà riconosciuta una auto in fringe benefit godranno anche del beneficio fiscale riconosciuto per i mezzi meno inquinanti.

PAGAMENTI Nuova stretta in arrivo sui pagamenti in contanti: dal primo luglio, come previsto dal decreto fiscale, il tetto scende da 3.000 a 2.000 euro mentre una nuova riduzione dovrebbe arrivare all’inizio del 2022 con il ritorno della soglia a 1.000 euro, al livello fissato nel 2011 dal decreto Salva Italia e poi cambiata a partire dal 2016.

POS E CARTE Sempre il primo luglio scatta l’obbligo per i professionisti di accettare pagamenti con pos e carta di credito. Il decreto fiscale prevede però all’articolo 22 un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni sui pagamenti con carta di credito e sulle transazioni effettuate mediante altri strumenti di pagamento tracciabili per i professionisti con ricavi fino a 400.000 euro l’anno.

(fonte: TgCom24)