Viterbo, 11 novembre 2013 | ||
30,98 miliardi l’anno: è il costo annuo degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese italiane. Un onere enorme, pari a 2 punti di PIL, e che, su ciascuna azienda, pesa per 7.091 euro l’anno. L’insostenibile pesantezza della burocrazia confina l’Italia al 73° posto, tra i 185 Paesi del mondo, nella classifica internazionale sulla facilità di fare impresa. Questi costi potrebbero diminuire di 8,49 miliardi, pari al 29% in meno, se venissero attuati i provvedimenti di semplificazione varati tra il 2008 e il 2012. Norme che dovrebbero alleggerire costi e vincoli burocratici in materia di lavoro e previdenza, fisco, privacy, appalti, ambiente, edilizia. Ma gli effetti di questi provvedimenti sono ancora tutti da dimostrare. Confartigianato ha quindi deciso di misurare la reale efficacia per gli imprenditori di queste leggi di semplificazione e individuare nuovi interventi di sfoltimento della giungla burocratica. Per questo da oggi, sul portale di Confartigianato www.confartigianato.vt.it è attivo l’osservatorio ‘Follia burocratica? Raccontaci la tua’. Uno spazio nel quale gli imprenditori possono raccontare le loro esperienze, denunciare le loro storie di ordinaria follia burocratica. In pochi click, si può compilare un questionario, segnalando le complicazioni che rendono difficile l’attività produttiva. La consultazione resterà attiva fino al 31 gennaio 2014 e le segnalazioni degli imprenditori verranno raccolte in un rapporto finale di proposte che sarà presentato al Governo e al Parlamento. “La nostra iniziativa – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – serve a monitorare quanto degli impegni per semplificare la vita degli imprenditori si traduce in realtà. Di leggi anti-burocrazia ne esistono anche troppe. Bisogna soltanto applicarle e farle rispettare. controllarne l’effetto, verificare il risultato percepito dalle imprese. Non fate nuove leggi, ce ne sono già tante, fate funzionare quelle che esistono. Insomma, per abbattere il mostro della burocrazia, bisogna semplificare la semplificazione!”. |