“L’Italia può ripartire ponendo le imprese e il lavoro al centro degli investimenti da realizzare usando tutte le risorse europee”. Lo ha sollecitato il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti intervenuto oggi al confronto con il Premier Giuseppe Conte e i rappresentanti del Governo durante gli Stati Generali dell’economia.
Il Presidente Merletti ha indicato una serie di proposte contenute in un documento consegnato al Governo e ha ribadito il sì convinto di Confartigianato all’Europa e all’Euro. “Dobbiamo utilizzare tutte le risorse europee, senza preconcetti, per realizzare le riforme necessarie, da un lato, a recuperare ritardi, inefficienze e diseconomie esterne alle imprese e, dall’altro, a valorizzare il nostro tessuto produttivo, di cui la piccola impresa di territorio è il punto di forza, modello capace di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale e che ci ha permesso di rimanere il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di punta del made in Italy, dall’agroalimentare alla moda, dal legno-arredo alle meccanica. A questo proposito va colta l’occasione per consolidare e irrobustire le nostre imprese con una nuova Legge quadro dell’artigianato che si ispiri al modello europeo e sulla quale ci stiamo confrontando con i colleghi delle Organizzazioni artigiane di Francia e Germania”.
Il Presidente di Confartigianato ha poi sollecitato la semplificazione e l’efficientamento della burocrazia. “Le riforme finora proposte – ha detto – non hanno avuto successo perché vincolate a tre condizioni: invarianza delle procedure, costo zero, invarianza delle competenze dei diversi soggetti istituzionali ai diversi livelli di governo. Così non si può fare”.
“Serve una riforma del fisco – ha aggiunto il Presidente Merletti – che preveda l’introduzione generalizzata del contrasto di interessi per rimuovere le sacche di evasione e contrastare l’abusivismo”.
In tema di finanza d’impresa, il Presidente di Confartigianato ha indicato la necessità di superare le criticità strutturali che ostacolano l’accesso al credito da parte delle piccole imprese.
“Mi auguro – ha detto il Presidente Merletti al Premier Conte – che queste giornate siano dedicate del Governo non tanto a ‘sentirci’ quanto ad ‘ascoltarci’. Il vero rischio, per dirla con il Buonarroti, non è porsi obiettivi troppo alti e non raggiungerli, ma porseli troppo bassi e raggiungerli”.