Cioccolato fondente, al latte, bianco, con le nocciole, aromatizzato: il 30 novembre tornano i pesci di Sant’Andrea – una delle tradizioni più antiche della città di Viterbo e di alcune zone della Tuscia – che giovedì mattina grandi e piccini troveranno nelle proprie case al loro risveglio. Ma solo se, come il rito vuole, la sera prima avranno lasciato fuori dalla finestra il piattino con i mandarini per il santo pescatore!
Nelle pasticcerie artigianali di Confartigianato già da diversi giorni è possibile acquistare il pesce di cioccolato, in differenti formati, gusti e versioni. Un dolce che rinnova una tradizione religiosa antichissima, legata alle stesse origini del cristianesimo: il pesce, infatti, è un simbolo di Cristo e sant’Andrea pescatore, fratello di Pietro, fu un apostolo che, come il redentore, venne crocifisso (ma su una croce a forma di X: la croce, appunto di Sant’Andrea).
A Viterbo la tradizione è molto sentita soprattutto nel quartiere di Pianoscarano, cuore della città, dove sorge una chiesa dedicata al santo e dove sin dall’antichità il parroco era solito, la notte tra il 29 e il 30 novembre di ogni anno, collocare dei pesci nell’acquasantiera. In provincia la tradizione del pesce di Sant’Andrea è viva a Canino, dove l’apostolo pescatore è anche patrono, a Latera, Marta e Tessennano. “Sant’Andrea pescatore, porta i pesci dal Signore, il Signore non li vo’, Sant’Andrea se li mangiò”: nel capoluogo della Tuscia tutti conoscono l’antica filastrocca cantilenata dai bambini.
“Il pesce di Sant’Andrea è un culto popolare e religioso antichissimo – commenta Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo -. Nel nostro territorio chiunque onora una tradizione che non conosce età, per questo le nostre pasticcerie e le nostre cioccolaterie artigiane da giorni sono al lavoro per produrre pesci che incontrino il gusto e il favore di grandi e piccini. Scegliere un pesce di Sant’Andrea realizzato da mani artigiane significa non solo rinnovare un rito secolare ma anche gustare prodotti d’eccellenza e di altissima qualità”.