L’analisi delle previsioni di Banca d’Italia pubblicate nei giorni scorsi indicano per il 2022 una crescita del PIL del 4%, ritoccando il +4,2% previsto a novembre dalla Commissione europea, in un contesto caratterizzato da maggiore inflazione: il tasso di inflazione medio nel 2022 sarà del 2,8% (2,1% secondo le previsioni della Commissione europea di novembre).
La ripresa è trainata dagli investimenti che nel biennio 2021-22 cumulano una crescita del 22%, con una maggiore accentuazione per gli investimenti in costruzioni che salgono nel biennio del 24,5%, combinazione di un aumento del 20,6% nel 2021 e del 3,2% nel 2022. Con il consolidamento della crescita nel biennio successivo (+4,9% nel 2023 e dell’1,7% nel 2024), nel 2024 gli investimenti in costruzioni recupereranno i livelli del 2011, precedenti allo scoppio della crisi del debito sovrano.
Le ultime tendenze del settore dell’edilizia sono state proposte nel report “Tendenze e struttura del comparto dell’Edilizia nella ripresa 2021-22 – Focus Sardegna” presentato sabato 18 dicembre 2021 durante il convegno di Confartigianato Imprese Sardegna, a cui hanno partecipato il presidente di Confartigianato Marco Granelli e il presidente di Anaepa-Confartigianato Edilizia Stefano Crestini.
Gli investimenti sono sostenuti dal superbonus 100% e dai bonus edilizi. Sulla manovra di bilancio, il Parlamento ha accolto le indicazioni di Confartigianato per la stabilizzazione triennale dei bonus edilizi e per prorogare il superbonus e abrogare l’obbligo di asseverazione e di visto per tutti gli interventi di edilizia libera ovvero di importo non superiore a 10.000 euro.
Gli interventi con il superbonus del 110%, in accelerazione dopo le semplificazioni introdotte lo scorso maggio con il Decreto Legge 77/2021, stanno sostenendo la domanda di manutenzione degli immobili. Nel quarto trimestre del 2021 la quota di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione raggiunge il massimo storico del 24%.
Secondo il report sul super ecobonus del 110% dell’Enea e del Ministero della transizione ecologica, al 30 novembre 2021 sono salite 69.390 asseverazioni/edifici in Italia con 11.936 milioni di euro di investimenti per lavori ammessi a detrazione, con 8.277 milioni di euro per lavori conclusi ammessi a detrazione.
L’analisi dei dati su base territoriale, curata dall’Osservatorio MPI Confartigianato Sardegna, evidenzia che gli investimenti su lavori conclusi ammessi a detrazione sono pari al 12,1% del valore aggiunto delle costruzioni, con una maggiore accentuazione per il Mezzogiorno, dove la quota sale al 16,2%, davanti al Centro con il 12,5%, al Nord Est con 11,6% e al Nord Ovest con il 9,1%.
La robusta ripresa in corso si riverbera anche sulla domanda di lavoro delle imprese dell’edilizia. Nei primi nove mesi del 2021 il monte ore lavorate sale del 10,3% per le costruzioni, ritmo più che doppio rispetto al +4,3% per il totale economia. Con la crescita della domanda, sale la difficoltà di reperimento del personale.
Il report presentato a Cagliari conferma che la ripresa dell’edilizia potrebbe essere rallentata dall’escalation dei prezzi e la scarsità delle materie prime.