Ieri pomeriggio a Palazzo Chigi si è svolto il secondo degli incontri tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i rappresentanti dell’Esecutivo e gli esponenti delle parti sociali. La delegazione di Confartigianato, guidata dal presidente Giorgio Merletti e dal segretario generale Cesare Fumagalli, si è confrontata con il Governo sul piano per il Sud. Al tavolo con il premier Giuseppe Conte, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, il ministro per il Sud Barbara Lezzi, il vice ministro dell’Economia Massimo Garavaglia, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.
La posizione di Confartigianato, condivisa con Rete Imprese Italia in un documento comune presentato durante l’incontro, fa leva su una convinzione precisa: “La partita della crescita l’Italia la vince o la perde tutta insieme. Il Mezzogiorno, che reagisce poco alla ripresa economica e patisce molto gli shock recessivi, è dunque una grande questione nazionale. Un Piano per il Sud dovrebbe allora mobilitare energie e risorse, politiche ordinarie e straordinarie”. Rete Imprese Italia, nel documento presentato alla riunione, ha sottolineato l’esigenza di rafforzare la produttività dell’area del Mezzogiorno agendo sui pilastri della qualità dell’azione delle pubbliche amministrazioni e della tutela della legalità, e del potenziamento del capitale umano e della dotazione infrastrutturale.
Coerentemente con queste finalità, va perseguito l’obiettivo di incrementare, con determinazione e con concreta progressione, la quota di spesa in conto capitale ordinaria e di spesa aggiuntiva destinata all’area del Mezzogiorno.
Politiche per l’innovazione ed incentivi accessibili da parte delle PMI, e riforma e rilancio del ruolo dei consorzi fidi integrano l’agenda proposta da Rete Imprese Italia per il Mezzogiorno.
Quanto alle infrastrutture, le reti prioritarie di trasporto TEN-T e gli interventi previsti nell’ambito del Sistema nazionale integrato dei trasporti vengono indicati come priorità strategiche insieme al decollo operativo delle Zone economiche speciali ed ai Piani urbani per la mobilità sostenibile.
Quanto al turismo, è una risorsa straordinaria. Ma – si osserva nel documento di Rete Imprese Italia – “non si può fare turismo senza pianificazione e risorse”. Da qui la richiesta dello sviluppo del Piano strategico 2017-2022, di un rilancio dello strumento del tax credit e di una declinazione del Piano Impresa 4.0 dedicata al settore.