Sotto col gusto e fermi: tutte le proposte degli artigiani viterbesi per onorare Santa Rosa

Sotto col gusto e fermi. Per quanto riguarda i buoni sapori non si rimanda a dopo Santa Rosa, ma si gioca di anticipo. La città si prepara all’atteso 3 settembre anche pensando a come onorare degnamente la festa a tavola. In che modo? Con i dolci tipici dedicati a Santa Rosa e ai Facchini, in chiave tradizionale o rivisitati dagli artigiani viterbesi maestri del gusto.

pasticceria casantini Spina di rosa - L'Antica latteria

Pagnottella, Miracoli di Santa Rosa, biscotti e pasta di mandorle, ma anche maritozzi con la panna e gelato nell’offerta della pasticceria Casantini, tutto anche in versione gluten free o senza lattosio. “Puntiamo sulla tradizione, anche se la Pagnottella è entrata prepotentemente tra i dolci tipici solo di recente – spiega il maestro pasticcere Virginio Casantini -. Noi la proponiamo con lievito naturale, uova, burro, granella di nocciole e gocce di cioccolato, perché così si conserva più a lungo e i turisti possono anche portarla in viaggio. Il cioccolato dà maggiore gusto e le nocciole sono un omaggio al nostro territorio”. Le nocciole sono anche l’ingrediente principale dei gustosi Miracoli di Santa Rosa. “Si tratta di biscotti con farina di nocciole e miele – aggiunge -, ma poi abbiamo anche dei dolcetti in pasta di mandorle a forma di Facchino, biscotti di varo tipo dedicati alla festa, il tradizionale maritozzo con la panna per la colazione e gli immancabili tozzetti, che sono il dolce tipico di Viterbo tutto l’anno ma che hanno sempre un grande appeal per chi viene a visitare la città in questo periodo speciale”. Gustoso pane di Santa Rosa disponibile anche nei punti vendita della pasticceria Polozzi di Giovanna Polozzi, e, nella versione gluten feee e senza lattosio, anche da La Pappa Celiaca di Rosalinda Simone, bistrot specializzato dove trovare manicaretti di ogni tipo per chi ha intolleranze.

pasticceria casantini (3) pasticceria casantini (4)

Per la famiglia Zena, titolare dell’Antica Latteria, quest’anno Santa Rosa ha un sapore ancor più speciale. “Mio figlio Stefano, che lavora qui con noi, è diventato Facchino – spiega Roberto, che porta avanti la storica attività a Porta della Verità con la sorella Paola – e abbiamo pensato di celebrare questa bella novità con un altro gusto dedicato alla festa, che va aggiungersi alla ormai tradizionale Crema del Facchino con castagne e salsa di cioccolato che proponiamo da anni. Visto che Stefano e i nuovi facchini sono ‘spine’, cioè gli ultimi arrivati, abbiamo chiamato questo gusto Spina di Rosa, con una base latte aromatizzata alle visciole e un variegato di cioccolato croccante a base di fave di cacao”. Lo scorso anno hanno proposto il gusto di gelato Sollevate e fermi, ma per il 2019 l’omaggio è alla Macchina capolavoro di Raffaele Ascenzi: variegato al cioccolato bianco e fragoline di bosco daranno sapore a Gloria, la novità proposta dalla gelateria CreamItaly di Valentina Uselli. Novità per Santa Rosa anche alla Latteria Spizzichini di Giovanni Spizzichini, che quest’anno si cimenta con un gusto dedicato alla patrona a base di latte e vellutati petali di rosa. Santa Rosa esce, infine, anche dai confini del capoluogo e arriva a Vasanello, dove la gelateria Crema e Latte presenta alla clientela l’ormai noto gusto Rosa, dal sapore delicato grazie all’impiego di petali di rosa.Gloria Pagnottella La Pappa Celiaca Pane di Santa Rosa Polozzi

“La creatività dei nostri artigiani, l’estro straordinario e la qualità altissima del loro lavoro sono quel valore in più che rende unici i prodotti tipici della festa in onore della nostra Santa Patrona e dei suoi cavalieri – commenta il segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, Andrea De Simone –. La richiesta è forte, sia da parte dei viterbesi sia dei turisti che soddisfano la curiosità non solo di vedere il Trasporto della Macchina, ma anche di scoprire il gusto unico dei dolci della festa. Santa Rosa è tradizione anche nel gusto e i sapori realizzati dalle mani sapienti dei nostri artigiani sono un patrimonio da tramandare e valorizzare”.

 

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