L’Agenzia delle entrate dovrebbe, a tempi ravvicinati, rendere noti gli importi definitivi delle deduzioni forfetarie spettanti alla categoria dell’autotrasporto di merci per il 2014, con una integrazione rispetto a quelli già previsti per il medesimo periodo con il comunicato stampa del 2 luglio u.s. Determinanti le numerose sollecitazioni della categoria per ottenere l’ulteriore incremento.
Le pressioni esercitate da Confartigianato Trasporti per il rispetto dell’accordo siglato con le istituzioni nel gennaio 2015, e disatteso per la mancanza di una copertura finanziaria, hanno consentito di integrare gli importi delle deduzioni forfetarie, pervenendo sostanzialmente ad una agevolazione pari a circa l’80% di quella concessa per il 2013.
Sebbene i nuovi definitivi importi siano complessivamente inferiori rispetto a quelli previsti per lo scorso anno, la pressione esercitata costantemente dalla categoria ha consentito un recupero, quasi integrale, dell’agevolazione.
In attesa della formalizzazione, per permettere i versamenti in scadenza il prossimo 20 agosto, si anticipano gli importi delle deduzioni forfetarie di spese non documentate, per il 2014, per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore (autotrasporto merci per conto di terzi), ai sensi dell’articolo 66, comma 5, primo periodo, del TUIR, che dovrebbero essere pari a:
15,40 euro (35% dell’importo spettante per i trasporti all’interno della Regione e delle Regioni confinanti) per i trasporti effettuati all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa;
44,00 euro per i trasporti effettuati oltre il Comune in cui ha sede l’impresa ma all’interno della Regione o delle Regioni confinanti;
73,00 euro per i trasporti effettuati oltre l’ambito di cui al punto b).
Eventuali differenze potranno essere gestite prima della trasmissione del modello UNICO 2015 mediante eventuali integrazioni dei versamenti ovvero evidenziando un credito d’imposta che potrà essere utilizzato in compensazione.
Consapevoli che il forte ritardo con cui l’agevolazione verrà definita crea pesanti disagi organizzativi presso gli operatori del settore si evidenzia che la Confederazione, unitamente alla categoria, ha rappresentato costantemente tale difficoltà alle Istituzioni competenti.
Va tuttavia precisato che, pur nella consapevolezza che, nel caso specifico, il problema è senz’altro scaturito dalla mancanza di copertura dell’agevolazione inizialmente concertata, il ritardo è “amplificato” dai necessari passaggi istituzionali tra le numerose Amministrazioni coinvolte nella determinazione dell’agevolazione (Ministero Infrastrutture e Trasporti, MEF, Ragioneria Generale), mentre l’Agenzia delle entrate (incaricata di predisporre il comunicato stampa una volta che gli importi sono stati determinati dalle altre Amministrazioni), rappresenta solo l’ultimo anello della catena.