Un gioco di squadra ben riuscito. C’è questo dietro la nuova illuminazione della croce della Palanzana, che da sabato 4 settembre è tornata a risplendere grazie alla volontà e alla generosità di un gruppo di privati cittadini, che da mesi si sono occupati non solo di ripulire i sentieri e di renderli accessibili a tutti, ma anche di abbellire un ambiente dall’incredibile valore naturalistico e paesaggistico che è patrimonio di tutti.
Il kit di illuminazione per la croce di legno – posizionata anni fa da Renzo Anselmi – è stato donato da Massimo Morelli e dalla MEF di Viterbo e posizionato il 4 settembre da un gruppo di volontari, in collaborazione con Ancos Confartigianato e con il gruppo SAF dei Vigili del Fuoco di Viterbo, che hanno partecipato alle operazioni di montaggio vigilando sulla sicurezza dei presenti.
“Tanti amici e volontari hanno aderito a questa iniziativa – afferma Rodolfo Valentino, referente Ancos Confartigianato Viterbo e da mesi impegnato insieme ad altri privati cittadini nell’opera di riqualificazione della Palanzana -, con la volontà di restituire a Viterbo e ai viterbesi una luce che vuole essere anche un segnale e un simbolo di speranza in questo periodo difficile. Tanta gente, infatti, nei mesi scorsi, proprio in cerca di pace e di distanziamento ma all’aria aperta, ha riscoperto le passeggiate tra i boschi della Palanzana. Un tesoro a cielo aperto a disposizione di tutti”.
“La data scelta per illuminare la croce non è stata casuale: il 4 settembre, quando Viterbo celebra Santa Rosa – conclude Valentino -. Ci piace pensare che anche la luce della nostra patrona ora risplenda sulla croce della Palanzana. Un ringraziamento sentito va a Massimo Morelli e alla MEF, esempio virtuoso di come si possa fare impresa con uno sguardo sempre attento alle esigenze della comunità, e a tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla buona riuscita di questa iniziativa”.